Regioni: Scalzo, avvicinare l’Europa ai territori
Il presidente del Consiglio regionale, Tonino Scalzo, ha partecipato a Bruxelles alla sessione inaugurale plenaria del nuovo Comitato delle Regioni che si è appena insediato per il quinquennio 2015-2020 (sesto mandato). L'organismo, composto dai rappresentanti degli enti locali e regionali dei 28 Paesi dell'Unione europea, è la sede istituzionale deputata a esprimere le istanze provenienti dalle comunità locali, sulle cui attività normative e amministrative incide oltre il 75 per cento di direttive e regolamenti comunitari.
Il rappresentante di Palazzo Campanella è uno dei nuovi membri dell'organismo, designati dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali. Nella qualità di componente della delegazione italiana, Scalzo ha preso parte all'elezione dell'ufficio di presidenza del Comitato che sarà guidato dal finlandese Markku Markkula. La tre giorni di intensa attività politico-istituzionale è proseguita con l'intervento dinanzi al Comitato del vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, nonchè con il voto su numerosi pareri.
Il presidente Scalzo ha altresì partecipato alla seduta di insediamento della commissione Enve (Ambiente, cambiamenti climatici ed energia) di cui è componente. "Siamo soddisfatti - ha affermato Scalzo - della concretezza del lavoro svolto in questi giorni dal Comitato. L'insediamento degli organismi era il passaggio propedeutico all'avvio di un'attività istituzionale indispensabile per ridurre le distanze tra le comunità locali e l'Unione europea. Spesso i provvedimenti approvati dalla Commissione sono immediatamente applicabili ad alcune aree del vastissimo territorio dei nostri 28 Stati ma non ad altre, per le profonde differenze esistenti tra le realtà locali sul piano ordinamentale, sociale, culturale ed economico.
La Conferenza delle Regioni dovrà svolgere un delicato ruolo di 'camera di compensazionè per arrivare a una sintesi degli interessi delle diverse comunità. Solo in questo modo - ha concluso il presidente dell'Assemblea legislativa calabrese - potremo effettivamente ridurre il gap tra le aree come il Mezzogiorno d'Italia e quelle piu' evolute del Vecchio continente, procedendo al contempo a un cambio di passo sul piano della programmazione comunitaria in Calabria". (AGI)