Inchiesta Campanella: interrogatori, ascoltato Scarpino
Si è difeso davanti agli investigatori che oggi lo hanno sentito presso la Procura di Catanzaro, Franco Scarpino, il revisore dei conti della "Campanella" che è stato coinvolto nell'inchiesta sui presunti illeciti nella gestione della Fondazione ed in cui viene ipotizzato dagli inquirenti il reato di false comunicazioni sociali a carico di dieci persone.
Scarpino, assistito dai legali Nicola Cantafora e Massimo Scuteri, è stato interrogato nel pomeriggio dal sostituto procuratore Graziella Viscomi (coassegnataria del fascicolo assieme a Gerardo Dominijanni) rispondendo alle domande e negando ogni addebito, fornendo invece la sua versione dei fatti.
L'interrogatorio dell'ultima indagata, Giovanna Natale, che gli inquirenti devono ancora ascoltare è invece slittato al 4 marzo. Il 13 febbraio scorso è stato ascoltato invece Francesco Muraca, indagato in qualità di revisore dei conti che ha risposto alle domande dei pm, mentre si è avvalso della facoltà di non rispondere, Elio Scaramuzzino, indagato in come componente del Cda della Fondazione. Strada del silenzio scelta anche, qualche giorno prima, da Paolo Falzea, presidente pro tempore, Oscar Tamburrini, Giovanni Mosca e Ferdinando Salvatore Cosco, componenti del Cda.
Secondo l’accusa i dieci indagati, tra il 2008 e il 2011, avrebbero alterato in modo sensibile la situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Campanella, con una serie di omissioni nelle note integrative che formano il bilancio, non contabilizzando le voci relative alle prestazioni e al personale che veniva utilizzato dalle unità operative del polo oncologico con l'Azienda Mater Domini e con l'Università Magna Graecia.