Bovalino. Al setaccio il quartiere popolare: controllati oltre 100 appartamenti
Quasi trecento persone identificate, cento otto gli appartamenti ispezionati di cui quattordici sarebbero stati indebitamente ceduti, anche a pagamento, a terzi non aventi diritto; venticinque quelli disabitati di cui uno in completo stato d’abbandono e un altro che è stato addirittura adibito a ricovero per animali da cortile.
Questi i primi risultati di una operazione effettuata stamani dai carabinieri del gruppo di Locri che hanno “battuto” a tappeto, nei loro controlli, le case popolari di Bovalino, popoloso centro del reggino.
CASE IN ABBANDONO O UTILIZZATE COME POLLAIO
09:31 | Quasi trecento persone identificate, cento otto gli appartamenti ispezionati di cui quattordici sarebbero stati indebitamente ceduti, anche a pagamento, a terzi non aventi diritto; venticinque quelli disabitati di cui uno in completo stato d’abbandono e un altro che è stato addirittura adibito a ricovero per animali da cortile.
Questi i primi risultati di una operazione effettuata stamani dai carabinieri del gruppo di Locri che hanno “battuto” a tappeto, nei loro controlli, le case popolari di Bovalino, popoloso centro del reggino.
I militari hanno effettuato un’approfondita azione di verifica la situazione alloggiativa dell’edilizia residenziale pubblica del comune. I 108 alloggi popolari sono stati controllati in un solo giorno e le 300 persone identificate sono naturalmente quelle trovate all’interno degli appartamenti al momento dell’attività ispettiva ed i cui nominativi sono stati incrociati con gli elenchi forniti dal Comune di Bovalino e dall’Aterp di Reggio Calabria (l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica) al fine di riscontrarne la coincidenza.
Al termine del servizio, i Carabinieri hanno accertato che 14 alloggi sarebbero stati indebitamente ceduti dagli assegnatari, anche a titolo oneroso, a terzi che non ne avrebbero alcun titolo ad occuparli, mentre in altri 25 appartamenti non è stata riscontrata la presenza di nessuno e sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per individuare dove i legittimi assegnatari, qualora ancora in vita, abbiano trasferito il proprio domicilio (ovvero la dimora) considerando che hanno mantenuto la residenza presso le stesse case popolari.
Durante le ispezioni, censito anche un appartamento ammobiliato ma ormai, e da tanto tempo, in evidente stato di abbandono e un altro completamente devastato all’interno del quale sono trovati escrementi di animale da allevamento, e dunque potrebbe essere stato utilizzato addirittura come pollaio.
I controlli sono stati volti inoltre a verificare se fossero stati realizzati allacci abusivi alla rete pubblica per quanto riguarda l’energia elettrica e l’acqua: dopo la verifica una 42enne è stata denunciata a piede libero per furto di energia elettrica in quanto avrebbe “bypassato” il contatore, allacciandosi alla rete pubblica.
Il risultato dei controlli è stato ora trasmesso all’Aterp di Reggio Calabria per i conseguenti provvedimenti di competenza.