Oliverio: Europa assuma responsabilità precise su ondate immigrazione
Il presidente della Regione, Mario Oliverio, alla luce dei nuovi e sempre più frequenti sbarchi che quotidianamente avvengono sulle nostre coste e di fronte a notizie raccapriccianti come quella riguardante i dodici migranti cristiani gettati in mare dai loro compagni di viaggio musulmani durante la traversata del Canale di Sicilia, interviene ancora una volta sul dramma degli immigrati.
“La Calabria –afferma Oliverio- è tra le regioni europee che direttamente si trova in prima linea difronte alla necessità di fornire accoglienza a quanti sbarcano sulle nostre coste dopo essere stati costretti a fuggire dai propri paesi in cerca di una speranza, di un lavoro e di un futuro migliore.
So bene che in un momento di grave crisi economica e sociale come quello che attraversa il nostro Paese, questo è un argomento rispetto al quale il populismo e la demagogia xenofoba non fanno fatica a trovare spazio ed ascolto. Ciò non può consentire, però, il prevalere dell'indifferenza o, peggio, di una cultura che nega i più alti valori umani che sono quelli del rispetto della vita e della dignità. Di fronte alle drammatiche lacerazioni che coinvolgono migliaia di persone spinte dalla disperazione ad abbandonare i loro contesti territoriali per incerti approdi di sopravvivenza, l'Europa deve assumere orientamenti e scelte di accoglienza e di integrazione, ma anche politiche attive verso i paesi di provenienza per aiutarli a dare risposte in direzione della creazione di diverse e migliori condizioni di vita in quei territori”.
“Condividiamo pienamente –aggiunge il presidente della giunta regionale- il messaggio di papa Francesco che ha definito questa situazione drammatica “una vergogna”.
Una vergogna di fronte alla quale tanti, spesso, girano la testa e fanno finta di non vedere, sfuggendo alla propria responsabilità. In questo contesto la Calabria, punto di unione fra l’Europa e i paesi a sud del bacino del Mediterraneo è, ancora una volta, luogo di solidarietà e terra di accoglienza, perché segnata nel corso della storia da fenomeni di emigrazione che hanno coinvolto centinaia di migliaia di calabresi. Anche per questo, per dare concretezza ad una politica di accoglienza, è richiesto un intervento attivo ed adeguato da parte dell'Europa e dell'intero Paese alla dimensione, purtroppo sempre più grave, del flussi di immigrazione.
In nome del rispetto della vita, ma anche di tanti uomini, donne e bambini che nei drammatici viaggi della speranza hanno perso e continuano a perdere la loro vita”.
“In tal senso -conclude Oliverio- ha un valore alto ed apprezzabile la proposta di Franco Corbelli che, ancora una volta, dimostra grande sensibilità ed impegno per il rispetto dei diritti umani.
Il leader del Movimento dei Diritti Civili fa bene a farsi sostenitore di una iniziativa di grande valore umanitario che ha l’obiettivo di realizzare un luogo simbolico nel comune di Tarsia, in prossimità dell’ex campo di concentramento di Ferramonti, in cui ricordare quanti perdono la vita nei lunghi viaggi della speranza. Un luogo dove tanti familiari possano ricercare i loro affetti perduti e dove l'umanità intera possa rendere omaggio e ricordare il dramma che sta coinvolgendo milioni di esseri umani, vittime della miseria e di uno sviluppo squilibrato. Una dramma che sta segnando questa fase storica così come le guerre ne hanno segnato altre più o meno recenti”.