Visita del sottosegretario Faraone in Provincia di Catanzaro
Grandi criticità ma anche grandi eccellenze. La scuola calabrese è un combinato disposto di positività e difficoltà che non oscurano l’impegno e la passione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici in prima linea per una formazione completa da realizzare in scuole belle e sicure. E creare ambienti solidi e salubri dove poter esercitare il diritto allo studio è tra le priorità dell’amministrazione provinciale di Catanzaro che ha già investito nel settore dell’edilizia scolastica circa dodici milioni di euro. Al centro del confronto con il sottosegretario alla Pubblica istruzione, Davide Faraone, nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro perplessità e proposte che ruotano attorno alla riforma scolastica a cui il governo sta lavorando. Una importante e partecipata occasione di confronto costruita dall’amministrazione provinciale, guidata dal presidente Enzo Bruno, che ha ospitato il tour del sottosegretario Faraone, conclusasi nel pomeriggio di oggi a Reggio Calabria.
La prima tappa catanzarese di Faraone si è tenuta all'Università Magna Graecia di Catanzaro, dove il sottosegretario alla Pubblica istruzione ha incontrato i tre rettori degli atenei calabresi Aldo Quattrone (Catanzaro), Gino Mirocle Crisci (Cosenza) e Pasquale Catanoso (Reggio Calabria), accompagnato dal presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, da alcuni consiglieri provinciali (tra questi il delegato all’Università Marco Polimeni), dal consigliere regionale Arturo Bova e dal segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. A conclusione della riunione è emersa la volontà di istituire un tavolo sulla Calabria con la presenza dei rettori degli atenei, del presidente della Regione e con una rappresentanza del Governo. Ai rettori Faraone ha chiesto di conoscere la storia e le caratteristiche di ciascun ateneo. “Quello di oggi con i rettori - ha detto il sottosegretario alla Pubblica istruzione - è stato un incontro importantissimo e molto produttivo. Abbiamo preso un impegno anche con la Regione per fare un tavolo operativo sulle questioni che riguardano l'università e il rapporto con il Governo nazionale e il territorio. Le università del Mezzogiorno hanno bisogno non di essere assistite ma di poter concorrere con le altre e, a questo proposito, noi dobbiamo dare gli strumenti perché tutto questo possa accadere. La capacità della classe dirigente - ha sostenuto ancora il sottosegretario - è quella poi di risollevarsi utilizzando al meglio le risorse che ci sono. E comunque quando si dà un euro si deve sapere il suo utilizzo reale. Molto spesso nel Mezzogiorno sono state dare risorse poi disperse e sperperate. Intanto ci sono risorse come i Fondi Ue, quelli delle Regioni. Dopodiché per quello che manca state tranquilli che c'è un Governo che vuole investire sull'università e la scuola e quello che attualmente manca verrà dato”.
Sempre accompagnato da Bruno, da Magorno, alla presenza del consigliere provinciale delegato alla Pubblica istruzione Gianfranco De Vito e all’Università Marco Polimeni, e dall’assessore comunale alla Pubblica istruzione Tony Sgromo, il sottosegretario Faraone ha visitato l’istituto tecnico industriale “Scalfaro”, guidato dalla dirigente scolastico Teresa Romano, e quindi il Convitto nazionale ‘Galluppi’, dove è stato accolto da decine di piccoli studenti in festa con bandierine e palloncini alla mano, salutato dalla dirigente scolastica Lidia Elia. Il gruppo di amministratori e politici di scorta a Faraone si è, quindi, spostato a Palazzo di Vetro dove, nella Casa delle Culture prima, e nella Sala Giunta poi, Faraone ha risposto alle sollecitazioni di tutti i dirigenti scolastici della Calabria e dei giornalisti. Presente il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, che ha organizzato l’importante evento di supporto allo sforzo profuso dall’amministrazione Bruno.
Nella conferenza stampa tenuta in Sala Giunta, alla presenza oltre che di Faraone, del segretario regionale del Pd e deputato Ernesto Magorno, del consigliere regionale Arturo Bova, del presidente del consiglio regionale Antonio Scalzo, del dirigente del settore edilizia scolastica Pantaleone Narciso, dei consiglieri provinciali delegati Marco Polimeni e Gianfranco De Vito, il vice presidente della Provincia, Vittorio Paola, del direttore generale dell’UsR, Giuseppe Vicario, della deputata Enza Bruno Bossio, il presidente dell’amministrazione provinciale di Catanzaro Bruno ha comunicato al sottosegretario che, sull’onda emotiva dei fatti di Ostuni, la Provincia ha attivato una task force incaricata di procedere con uno screening della sicurezza delle scuole di competenza. Lo scopo del percorso avviato è quello di individuare le eventuali criticità di tutti gli istituti scolastici per intervenire tempestivamente su potenziali elementi di insicurezza, realizzando un puntale “lavoro di prevenzione per mandare un segnale di tranquillità agli studenti e ai loro genitori. Vogliamo evitare che possa ripetersi quanto successo ad Ostuni: un sopralluogo avrebbe consentito di verificare le condizioni del soffitto, sebbene rifatto da pochi mesi, e quindi un sopralluogo tecnico ed un intervento tempestivo avrebbe evitato quanto accaduto, una tragedia sfiorata.
Il Governo Renzi ha deciso di investire sulla scuola, consapevole che quanto sarà fatto in questo settore nei prossimi anni determinerà il futuro di tutti noi più di una finanziaria o di una spending review: non si può intervenire sulla scuola e sulla sanità in maniera ragionieristica, si deve investire, prima di tutto sull’innovazione. Al sottosegretario Faraone – dice ancora il presidente Bruno – comunichiamo la volontà di realizzare questo screening che rappresenta la concreta volontà di garantire ai nostri ragazzi scuole belle e sicure per avere buone scuole. Noi ce la stiamo mettendo tutta, nonostante le ristrettezze economiche: per questo chiediamo al Governo un’attenzione più concreta fatta di risorse da investire sul territorio per l’edilizia scolastica. Noi faremo la nostra parte – ha concluso Bruno – ma senza risorse sarebbe difficile”. A prendere la parola anche un neo nato comitato di docenti spontaneo e gli studenti della Federazione della sinistra che chiedono “uguaglianza e collaborazione per l’esercizio di un diritto allo studio che viene negato tanto per disparità economica quanto per carenza strutturale dell’edilizia scolastica – ha detto Maria Giulia Sestito nel consegnare un dossier sulle proposte degli studenti nella provincia di Catanzaro -. Noi vogliamo essere individui consapevoli, la scuola ci deve aiutare in questo”.
“La riforma scolastica – ha spiegato il sottosegretario – è straordinaria e rivoluzionaria. Quindi è normale che ci siano delle resistenze e dei conservatorismi, per questo stiamo ascoltando tutti fino all’ultimo giorno utile in parlamento prima del voto. Stiamo cambiando la scuola in meglio. La stiamo rendendo più produttiva e legata al mondo del lavoro e al territorio. Al centro della “Buona Scuola” c’è l’edilizia scolastica e la Calabria è una delle regioni che più soffre il problema. Al riguardo – ha rimarcato Faraone – noi abbiamo invertito una tendenza. Negli anni, infatti, non si è investito sulla manutenzione del territorio, dalle strade alle scuole e purtroppo le conseguenze sono gravissime e sfociano in incidenti che mettono a rischio la vita dei nostri figli. Noi abbiamo reperito 4 miliardi di euro per investirli nell’edilizia dopo anni che i governi non hanno investito un euro in questo settore. È chiaro che si tratta di un inizio, ma è un ottimo inizio. In Calabria, vi assicuro che la situazione è identica alle altre regioni d’Italia”.
Proprio relativamente alla fotografia dello stato degli edifici scolastici, tuttavia, proprio la Calabria, le scuole calabresi, hanno comunicato in ritardo i dati richiesti sulle difficoltà. Il 22 aprile, tuttavia, sarà presentato l’osservatorio nazionale sull’edilizia scolastica contenete tutti i dati. “Per la prima volta nella storia i cittadini italiani saranno in grado di sapere qual è la situazione delle scuole frequentate dai loro figli. Dati secretati in tutti questi anni. Ci sono casi in cui bambini frequentano istituti che non hanno nemmeno il certificato di agibilità. Questo è inaudito. L’anagrafe della situazione consentirà di avere chiaro fin da subito le condizioni di tutte le scuole”.
“Partiamo da una consapevolezza: il Paese è molto indietro e la situazione delle scuole in Italia non è positiva. Adesso possiamo contare - ha concluso il sottosegretario - sull'Osservatorio sull'edilizia scolastica che vede la presenza di Regioni, Province e Comuni. In questo organismo abbiamo sostanzialmente concentrato i poteri in materia. Finora c'erano mille file, mille interventi, burocrazia a non finire e risorse che si perdevano. Oggi la responsabilità è tutta in capo all'Osservatorio ed è un fatto molto importante. Così saremo in grado di monitorare in tempo reale e lo potranno fare i cittadini sul sito del Miur, tutti gli interventi e le priorità che verranno stabiliti dai Comuni. Tutti potranno conoscere i dati nel rispetto del principio della massima trasparenza”.