Tar boccia chiusura sportello postale Drapia, Codacons soddisfatto
"Con una clamorosa ordinanza depositata pochi giorni fa, il Tar della Calabria ha disposto la riapertura di un ufficio postale di un piccolo comune in provincia di Vibo Valentia, annullando il provvedimento con cui Poste Italiane aveva deciso la soppressione dello sportello". Lè quanto rende noto il Codacons, il comitato per la difesa dei consumatori.
"L'ufficio postale in questione è quello sito nella frazione "Caria" nel Comune di Drapia (VV), amministrazione che conta circa 2000 abitanti - scrive il Codacons, che ha avviato una battaglia legale contro la riorganizzazione degli uffici postali e la chiusura degli sportelli sul territorio - Alla notizia del provvedimento con cui Poste Italiane decideva la soppressione dello sportello, il Comune presentava ricorso chiedendo la sospensione di tale decisione, in quanto lesiva dei diritti degli utenti". I giudici del Tar Calabri hanno accolto le tesi del Comune, sentenziando che i motivi economici non sono sufficienti a suffragare la decisione di chiudere uno sportello postale. Nell'ordinanza si legge: "Ritenuto che la motivazione del provvedimento appare generica e risulta fare affidamento al solo profilo della redditività del mantenimento dell'ufficio senza ripercorrere l'iter logico giuridico che ha spinto alla soppressione dell'ufficio postale in questione e senza descrivere l'istruttoria svolta sul punto; ritenuto che tali contenuti costituiscono parti necessarie del provvedimento impugnato; ritenuta la sussistenza del periculum in mora in considerazione della soppressione di un servizio pubblico essenziale, anche se diretto all'utilità diretta di un numero ristretto di utenti; accoglie l'istanza cautelare e per l'effetto sospende il provvedimento impugnato".
"Grazie a questa innovativa sentenza sarà ora possibile impugnare la chiusura degli uffici postali in tutti i piccoli Comuni - spiega il Codacons - In tal senso ci mettiamo a disposizione delle amministrazioni comunali per patrocinare i ricorsi al Tar in favore degli utenti e contro la riduzione di un servizio indispensabile come quello postale".