Corso di protezione civile “io non rischio”
Venti volontari di Protezione Civile di Legambiente Sila e della Misericordie di Cerenzia hanno seguito due giornate istruttive, il 6 e 7 giugno, presso la sala consiliare del Comune di Caccuri, con la presenza di due formatori appositamente nominati dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile, in merito alla campagna nazionale “Io non rischio” promossa dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile.
“Io non rischio” è un importante iniziativa arrivata alla 4° edizione, con la quale si intende promuovere la cultura della prevenzione, la formazione di un volontariato più consapevole e specializzato che sia in grado di avviare un processo che porti i cittadini ad acquisire un ruolo attivo nella riduzione dei rischi. Le attività di piazza si svolgeranno poi ad ottobre 2015, mentre in questo appuntamento di giugno si è fatta formazione ai volontari dando loro gli strumenti appropriati per essere in grado, nelle circa 500 piazze del territorio nazionale dove si svolgerà la campagna, di raccontare con un linguaggio semplice e sintetico il rischio sismico e il rischio maremoto attraverso la consapevolezza di “Cosa fare durante il terremoto o il maremoto” e “Cosa fare dopo il terremoto o il maremoto”.
Durante il corso sono state impartite nuove nozioni oltre a importanti accortezze e semplici accorgimenti che potrebbero limitare alcuni rischi che, verosimilmente non calcolati, produrrebbero danni invece evitabili. Il concetto importante è che la diffusione di informazioni sul rischio terremoto o maremoto è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo contribuire. Bastano alcuni semplici esempi per dimostrare l’efficacia di quanto appena detto: fissare alle pareti scaffali, librerie e altri mobili, oppure, imparare come dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della corrente elettrica, o essere informati se esiste e cosa prevede il Piano di protezione civile del proprio Comune. Una cosa è certa l’Italia è un paese a rischio sismico e non esiste territorio dove si possa escludere che si verifichi un terremoto e allo stesso modo non esiste nessuna possibilità di prevedere quando avverrà se non quella di conoscere il proprio territorio e le zone di diversa pericolosità. Bastano alcune informazioni semplici per capire che tanta responsabilità è causa dei nostri comportamenti, come costruire o modificare la struttura della propria casa senza rispettare alcuna norma sismica, o sapere quando e come è stata costruita la propria casa e su quale tipo di terreno o ancora essere sicuri della qualità dei materiali usati e della conformità alle normative antisismiche.
Fondamentale, importante ed imprescindibile è l’adozione da parte del proprio Comune di un Piano d’emergenza per il rischio sismico e idrogeologico, che si costruisca attraverso le sinergie con i cittadini e soprattutto con il coinvolgimento del volontariato che in tanti anni ha dimostrato di poter svolgere con passione un ruolo di supporto utilissimo, al fine di raggiungere quel livello di corresponsabilità necessario per affrontare con la consapevolezza e gli strumenti giusti un eventuale evento sismico, riducendone al minimo la sua vulnerabilità. Pertanto ci rivolgiamo alla nuova amministrazione affinché si adoperi entro l’anno, ad incontrare le associazioni di Protezione Civile presenti sul territorio, per poter realizzare un Piano di Protezione Civile condiviso e partecipativo. Noi di Legambiente Sila attraverso i nostri volontari e le competenze acquisite, con i nostri mezzi e apparecchiature offriremo la propria passione al servizio delle Istituzioni e della propria comunità, e daremo certamente il nostro valido contributo.