Valentini (Cgil): “L’oro negro”
"Il dibattito sulla pelle degli ultimi é la cosa che più appassiona la politica e la società di questi tempi. I disoccupati calabresi che hanno bloccato l’aeroporto di Lamezia per chiedere le spettanze dovute sono vandali, parassiti, assistiti e fannulloni. Gli “extra-italiani”, che circolano per le strade delle nostre città, dei delinquenti per diritto di nascita che non chiedono ma pretendono, con il ricatto e l’astuzia, qualcosa per loro. Loro, sporchi e puzzolenti che negano il nostro diritto al benessere, alla macchina pulita e senza graffi conquistata a fatica con il sudore della fronte".
E' quanto scrive in una nota Giuseppe Valentino, segretario Generale CGIL Catanzaro. "Loro - continua la nota - che ci fanno vivere nel far west, che ci spaventano con le loro facce e le loro espressioni stucchevoli di finta disperazione, che vorrebbero aprire il nostro cuore alla compassione ma che ci ingannano. Guadagnano in un giorno più di un muratore, un giardiniere, un benzinaio, un dentista o un orafo che si suda la giornata onestamente. A loro basta un sorriso compiacente, una mano tesa per riempirsi le tasche. Poco importa se a svuotargliele sarà qualche criminale che sfrutta non tanto la loro condizione di miseria, ma le leggi che la favoriscono, perché da clandestini sono costretti a nascondersi, a trovare un riparo, un pasto che nessuno è disposto ad offrirgli. Loro sono clandestini per legge e quindi non ci potrebbero neanche stare nelle nostre graziose città. Qualcuno ce li porta, qualcuno dà loro aiuto, cibo, riparo, sostegno. Siamo noi che gli porgiamo un cent per salvarci la coscienza e la macchina? Oppure qualche altro che pulito e profumato viene osannato stimato e riverito perché tiene i soldi, il macchinone, gli amici potenti? Di chi è la colpa?".