Legambiente, Calabria: “Giù le mani dall’ecotassa”

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“Giù le mani dall’ecotassa”. Questo il grido d’allarme di Legambiente Calabria all’indomani delle dichiarazioni del presidente dell’Anci regionale Giuseppe Vallone, sulla richiesta di rimodulazione del sistema di tariffazione, per andare incontro alle difficoltà finanziarie di quei Comuni che, ancora oggi, non sono riusciti a mettere in pratica politiche efficienti per la raccolta differenziata e il riciclaggio.

“Chi inquina, paga”: non si può prescindere dal principio cardine della normativa ambientale comunitaria che deve valere, non solo per il sistema di tariffazione puntuale per i cittadini e le aziende, ma anche per i Comuni che conferiscono in discarica.

Secondo Legambiente Calabria, Vallone dovrebbe invece farsi promotore e propulsore della raccolta differenziata - in linea con gli obiettivi perseguiti da Anci nazionale - e si impegni, anche come sindaco, a fare di Crotone una città della raccolta differenziata che oggi, invece, è quasi inesistente. Prenda esempio da quei comuni calabresi che, su questo fronte, sono determinati ed impegnati e che di discariche, come quelle di Columbra, non ne vogliono vedere.

Rinnoviamo al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, il nostro appello a non compiere alcun passo indietro sull’ecotassa, ma piuttosto a rafforzare la delibera della passata Giunta regionale sull’aumento della tassa di conferimento in discarica, perché va nella giusta direzione. La discarica deve diventare l’opzione di gestione dei rifiuti più costosa, altrimenti non si raggiungerà mai l’obiettivo di riduzione dei conferimenti di rifiuti agli impianti di smaltimento finale.

È fondamentale utilizzare la leva economica per incoraggiare la diffusione delle buone pratiche di gestione dei rifiuti fondate su efficienti sistemi di intercettazione a monte dei rifiuti, con le raccolte domiciliari. Altrettanto importante, è utilizzare un criterio di premialità nei confronti dei Comuni virtuosi (priorità negli investimenti e nella partecipazione a bandi regionali) e dei cittadini virtuosi che producono pochi rifiuti indifferenziati (con sconti sulla tassa/tariffa/tares pagata dalle utenze domestiche o produttive).