Inaugurato il nuovo caffè letterario federiciano
La Casa Editrice Pellegrini è la sede operativa del nuovo Caffè Letterario Federiciano.
L’iniziativa d’inaugurazione, svoltasi presso la stessa Casa Editrice e coordinata dalla Responsabile dell’Ufficio Stampa della Pellegrini Editore Antonietta Cozza, ha visto la firma del Protocollo d’Intesa con la Casa Editrice Pellegrini, nonché gli interventi dell’Editore Walter Pellegrini, del Presidente del Caffè Letterario Federiciano Avv. Francesca Occhiuzzi e del Rettore dei Cavalieri Templari Federiciani di Cosenza Avv. Filomena Falsetta.
Dagli interventi, è emerso che il cardine dell’Associazione culturale del Caffè Letterario Federiciano sarà il ritrovo che coinvolgerà gli appartenenti al panorama intellettuale, le Forze dell’Ordine, le comunità religiose, le nuove generazioni e la cittadinanza tutta, affinchè quest’ultima possa comprendere che ciò che è essenziale non è praticare la cultura, ma viverla, in quanto essa altro non è che una proiezione di noi stessi e del nostro “Essere”, e mai una prerogativa di pochi.
"Per un Templare Federiciano, come la scuola del Gran Maestro Federiciano insegna – si è detto durante la cerimonia d’inaugurazione -, la cultura non è certamente quella cosiddetta “alta”, bensì tutto ciò che può contribuire alla costruzione della nostra identità e alla fortificazione del nostro senso di appartenenza. Noi oggi abbiamo bisogno, In Italia e in Europa, di un’idea di rinascimento della cultura. E questo rinascimento può passare solo attraverso un nuovo rapporto con la cultura".
E, sulla scia di quella rinascita, il Caffè Letterario Federiciano dialogherà con le Forze dell’Ordine, in quanto firmatari di un patto portatore d’identità, cultura e tradizioni con la comunità e le sue istituzioni civili; dialogherà con le nuove generazioni, aiutandole a maturare la ferrea convinzione secondo cui le radici culturali sanno sempre resistere alle proposte insane di quella parte sociale deviata; dialogherà con le comunità religiose, al fine di fare emergere il significato profondo dell’Ecumenismo Cristiano; dialogherà con la storia del nostro territorio, sia rivivendo glorie e vicende che appartengono al nostro patrimonio culturale, e sia accogliendo nuovi patrimoni di cultura, di ecclesialità e di fede, oscillando, così, tra antichi e nuovi albori.
"Insomma – hanno concluso -, il Caffè Letterario Federiciano sarà non un manifesto della cultura, bensì la manifestazione di un rifiorire culturale".