Rifiuti tossici, Parentela (M5S): "Calabresi sacrificati sull’altare della convenienza”
«Il governo faccia chiarezza sull’eventuale presenza di rifiuti radioattivi nel Comune di Lattarico, in Provincia di Cosenza,in seguito alle affermazioni del pentito Mattia Pulicanò apparse recentemente sulla stampa». Lo afferma il deputato M5s Paolo Parentela, dopo aver depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente. «Da sempre – aggiunge Parentela – la mia azione parlamentare è volta a portare a galla i misteri relativi all’interramento di rifiuti tossici e radioattivi in Calabria. Ho più volte interrogato il governo per tentare di comprendere la reale portata del fenomeno, che spesso e volentieri ha fatto orecchie da mercante. A distanza di sei mesi non siamo neanche riusciti a conoscere i risultati delle indagini conoscitive condotte attraverso un elicottero sui cieli della Calabria, che sarebbero dovuti essere pubblici entro fine febbraio e che ancora risultano essere avvolti da un alone di mistero».
Il Cinque Stelle continua: «Il governo ed il PD non vogliono avviare il registro tumori ed il registro epidemiologico in Calabria, che potrebbe dare una mano per comprendere l’incidenza tra neoplasie tumorali e la presenza di rifiuti tossici sul nostro territorio. Nel frattempo in Calabria si muore in silenzio, mentre la vecchia politica continua ad essere complice delle organizzazioni criminali attraverso un’inoperatività che puzza di collusione».
«È evidente – conclude Parentela – che il governo non vuole affrontare seriamente il problema dei rifiuti tossici in Calabria, perché non sa da che parte iniziare con le operazioni di bonifica che peserebbero non poco sulle casse dello Stato. A quanto pare i cittadini calabresi non hanno il diritto di vivere in un territorio salubre e pulito e vengono sacrificati sull’altare della convenienza economica».