Approvato il progetto per lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 166
Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di messa in sicurezza della Strada provinciale 166, per un importo complessivo di un milione e 900 mila euro.
Il progetto era stato anche oggetto della conferenza dei servizi per l’esame e l’approvazione da parte del Comune di Catanzaro, territorialmente interessato, nel corso della quale non sono emersi elementi ostativi alla realizzazione dell’opera. In quella occasione, era emersa nuovamente la pericolosità della strada provinciale, aggravata dall’apertura della nuova attività commerciale per via delle inversioni di marcia che vengono effettuate dai clienti per accedere e uscire dalla struttura commerciale, nonostante la presenza della segnaletica orizzontale che verticale.
Il progetto esecutivo presentato dall’Amministrazione provinciale è indirizzato proprio a garantire la messa in sicurezza dell’arteria oggetto della conferenza dei servizi. Il progetto prevede, in particolare, la realizzazione di tre rotatorie nei punti di maggior conflitto che andrebbero a risolvere gran parte della problematica esposta.
Il progetto prevede, altresì, una messa in sicurezza dell’arteria lungo tutta l’estensione (barri eristica, piattaforma stradale, segnaletica). Il presidente Bruno ha, quindi, autorizzato il dirigente del settore gestione Manutenzione strade e infrastrutture provinciali, Floriano Siniscalco, a procedere alla richiesta del finanziamento per i lavori sopra citati alla Regione Calabria. “La sicurezza e l’efficienza della rete viaria provinciale è una delle priorità della nostra amministrazione sin dall’insediamento.
Continuiamo a far fronte alle esigenze dei territori nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti attraverso una gestione attenta ed efficiente – ha detto il presidente Bruno – Siamo impegnati a recuperare ogni possibile risorsa per realizzare infrastrutture in grado di garantire la sicurezza della rete viaria e superare la problematica determinata dal dissesto idrogeologico, all’insegna della necessaria collaborazione istituzionale”.