Quarta veglia delle Sentinelle in Piedi a Reggio Calabria
"Domenica 25 ottobre alle ore 18.30 le Sentinelle in Piedi saranno in piazza Italia per la quarta volta a denunciare pubblicamente che la libertà d’espressione è sotto attacco, la famiglia è sotto attacco, la dignità stessa dell’essere umano è sotto attacco. Ma saremo in piazza soprattutto per dire che noi siamo pronti a difendere la famiglia e la verità dell’uomo e che la nostra presenza è una testimonianza che cambia il corso delle cose.
Come avevamo previsto avanza a passi da gigante e in barba ai processi democratici più banali, il testo sulle cosiddette “unioni civili”. E' quanto si legge in una nota del Comitato Sentinelle in Piedi - Reggio Calabria.
"La velocità - continua la nota - con cui questo testo è stato approntato ed il suo approdo in Senato senza relatore la dicono lunga sulle pressioni ideologiche delle lobby Lgbt che stanno di fatto imponendo la calendarizzazione del testo di legge, in spregio al milione di persone che il 20 giugno scorso ha invaso Piazza San Giovanni.
Questo testo sancisce un vero e proprio matrimonio gay e inoltre apre alla possibilità di adozione di un bambino da parte di una coppia dello stesso sesso. Non solo, proprio attraverso la Stepchild adoption legittima l’abominevole pratica dell’utero in affitto. Le Sentinelle in Piedi non possono accettare che la distruzione della famiglia sia oggetto di mediazione politica, non c’è compromesso possibile quando a farne le spese sono i più piccoli.
Saremo in piazza anche per difendere e ribadire la libertà dei genitori di poter educare i propri figli, denunciando l'ideologia gender che ormai è entrata nelle nostre scuole. Con il pretesto di voler combattere ogni tipo di discriminazione, nelle aule si confondono le menti dei più piccoli violando la loro identità, spiegando loro che chiunque può sentirsi maschio o femmina indipendentemente dal dato biologico e insegnando che non c’è differenza tra madre e padre. È questa la vera discriminazione che non accetta le differenze tra uomo e donna e che svilisce la persona, impedendo la formazione della sua identità. Ecco perché occorre tenere gli occhi aperti, perché in pericolo c’è la dignità dei più piccoli e innocenti che vengono confusi, e quindi delle future generazioni, e quindi del nostro paese!
A tutto questo abbiamo detto no più volte nelle piazze, siamo diventati testimoni nelle nostre case, sui luoghi di lavoro, incontrando, risvegliando altri cuori sopiti e generando un’amicizia aperta a ogni persona che voglia seguire la voce della retta coscienza e non soccombere a questo programma ideologico.
La resistenza di popolo può fare la differenza! E’ innegabile che anche noi saremo preziosissimi per incidere sui percorsi legislativi, ma soprattutto sul risveglio delle coscienze sopite che ancora non si sono rese conto di quanto sta accadendo. È per tenere sveglie le nostre continuamente minacciate dalla mentalità dominante.
Non smettiamo quindi di dire no al ddl sulle unioni civili, no al gender nelle scuole, ma soprattutto sì alla famiglia, sì al diritto del bambino a crescere con un padre e una madre e sì ad una società che non cerchi di annullare le differenze tra uomo e donna, bensì ne valorizzi la bellezza".