Arcigay. Concluso il congresso provinciale di Reggio
Si è concluso venerdì scorso, 23 ottobre, il congresso provinciale di Arcigay I Due Mari Reggio Calabria. Ospitato presso la Sala del Consiglio Provinciale, il consesso ha illustrato le attività svolte nello scorso triennio, procedendo in seconda battuta alla nomina del nuovo consiglio direttivo e all’approvazione della mozione “Diritti alla felicità” che verrà presentata al congresso nazionale di Arcigay.
Secondo il Presidente Lucio Dattola, riconfermato dall’assemblea per il prossimo triennio, "Arcigay è riuscita a raggiungere vittorie importanti, come il registro delle unioni civili, l’organizzazione di due Pride, la sinergia con pezzi della società civile di Reggio, il supporto e la vicinanza delle istituzioni con cui abbiamo collaborato proficuamente. Arcigay serve perché ha saputo essere il pungolo che ha risvegliato le coscienze, ha fatto nascere una partecipazione attiva, anche politica, non interessata ad un colore politico ma al raggiungimento del bene comune".
Alla presenza di Ottavia Voza, della segreteria nazionale di Arcigay, al congresso hanno preso parte anche Daniela De Blasio, Consigliera di Parità della Provincia, Stella Ciarletta, Consigliera di Parità della Regione, votata come componente del collegio dei probiviri del nuovo direttivo, e Patrizia Nardi, Assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria.
Nardi ha voluto sottolineare l’importanza delle battaglia di civiltà orientate ad affermare e rafforzare la dignità della persona umana nel cui solco prosegue l’importante lavoro avviato il 31 luglio scorso con la redazione e il lancio della Carta di Reggio - che il Comune si è impegnato a fare propria - a conclusione del laboratorio-seminario internazionale “Un nuovo modello di innovazione sociale per la Regione Mediterranea”, cui hanno già aderito, oltre all’associazione FIDEM – Festival delle Idee Euro-Mediterranee che ha co-organizzato e diretto i lavori, anche ARCI Reggio Calabria, Arab Foundation for Freedom and Equalities dal Libano, MALI - Mouvement Alternatif pour les Libertés Individuelles dal Marocco, Shams dalla Tunisia, Calem Cabinet dalla Francia, Glob MAE, Associazione dei dipendenti LGBT della Farnesina, la Provincia di Reggio Calabria, l’Osservatorio Welfare e Migrazioni del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università della Calabria.
Dopo aver ricordato il cammino compiuto dall’associazione in città e gli importanti riconoscimenti giunti dal Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che, in occasione dell’ultimo Gay Pride ha voluto indirizzare una lettera di patrocinio della Regione per “l’alto valore culturale della manifestazione” svoltasi a Reggio Calabria lo scorso luglio, l’assemblea ha votato alcune modifiche sostanziali allo statuto, introducendo il principio della rappresentanza processuale per il Presidente. Ciò si verifica a ridosso del processo Toscano “nel quale Arcigay I Due Mari si costituirà parte civile, al fine di affermare la tutela della dignità e dell’integrità della persona a margine di un episodio di omofobia ai danni di un ragazzo omosessuale. Si tratta di una presa di posizione in difesa di tutta la comunità LGBT, stanca di essere additata e vilipesa e che attende con ansia l’approvazione dei disegni di legge in discussione, sia in tema di introduzione del reato di omofobia, sia sul versante delle unioni civili”, ha aggiunto Dattola.
Il primo appuntamento in programma è già previsto per il prossimo 31 ottobre ed 1 novembre, giornate in cui Reggio sarà protagonista del meridione d’Italia, ospitando l’incontro dei Comitati Territoriali Arcigay del Sud, in vista del prossimo Congresso Nazionale Arcigay che si svolgerà a Napoli il 13, 14 e 15 novembre.
Il nuovo direttivo è ora pronto ad approfondire il lavoro svolto fino a oggi, rilanciando attraverso gli strumenti della progettazione integrata sinergie e partenariati essenziali non solo per agire di concerto con tutte le forze della società civile e della politica, ma soprattutto per portare avanti contenuti ed azioni che rafforzino la cultura del rispetto dei diritti umani, delle differenze e della non discriminazione.