30 tirocinanti hanno occupato il Parco delle Serre
Trenta tirocinanti del Progetto "Natura e turismo" che per dodici mesi hanno prestato servizio presso il Parco Naturale Regionale delle Serre inquadrati sotto il profilo "Conservazione e manutenzione", giunti alla scadenza del contratto, hanno occupato la sede dell'ente, a Serra San Bruno. Altri 19, per un totale di 49 in tutto, si uniranno tra otto giorni, alla scadenza del loro contratto. «Siamo 49 tirocinanti del progetto "Natura e turismo", creato da Calabria Lavoro di concerto l'ente Parco delle Serre – spiegano - Il nostro tirocinio formativo iniziato nel novembre 2014 ed in parte scaduto oggiAggiungi un appuntamento per oggi non è stato un semplice tirocinio dove bisognava guardare ed imparare.
Abbiamo lavorato - sottolineano - portando il territorio ad un certo livello di visibilità. Ci siamo occupati di tutto, dalla pulizia delle strade alla cura delle montagne abbandonate e soffocate dalla sporcizia. Abbiamo provveduto a pulire i centri storici, ripristinato fontane e realizzato 150 chilometri di sentieri percorribili. Ci siamo mobilitati per riportare al suo naturale splendore il vivaio Rosarella rendendolo accessibile ai turisti. Non abbiamo mai opposto un rifiuto, neanche quando ci è stato richiesto di recarci nelle discariche.
Ora chiediamo a chi di competenza che il nostro progetto abbia un seguito perché siamo 49 famiglie disagiate e lavorare per crescere i nostri figli non è umiliante». «Il nostro è stato uno dei pochi progetti che ha procurato vantaggi al territorio. Siamo stati, infatti, utili ad ognuno dei 26 Comuni che sono compresi nell'area del Parco delle Serre. Il lavoro è la dignità dell'uomo». "Si parla tanto della necessità di alleviare la disoccupazione, ma per fare questo - ricordano i tirocinanti - non bisogna togliere il lavoro a chi già c'e l'ha, come nel nostro caso.
E' di capitale importanza permettere il mantenimento dei livelli occupazionali e, anzi, incrementarli assumendo altro personale. Così facendo, tra i tanti effetti positivi, si registrerebbe anche la sottrazione di linfa vitale alla criminalità». «Ci appelliamo a chi di competenza - è il loro grido - chiedendo loro di prorogare il contratto perché altrimenti, tra pochi giorni, 49 famiglie saranno in mezzo alla strada».