Lago, il comune aderisce al progetto di baratto civile
L’ente municipale di Lago, guidato dal sindaco Vittorio Cupelli, è pronto a cogliere le opportunità offerte dalla società civile. L’esecutivo, infatti, ha varato un particolare provvedimento che consente l’attuazione del cosiddetto “baratto civile”, ovvero quella forma di collaborazione che può instaurarsi tra “i cittadini e l’amministrazione per la cura, il recupero e lo sviluppo dei beni comuni urbani”.
Scopo dell’adozione di questa misura consiste nel pagamento delle imposte e delle tasse comunali senza sborsare un centesimo, ma svolgendo attività lavorativa in favore dell’ente. Sistemare un’area verde, aiutare a pulire una scuola, dare un contributo per la manutenzione di una strada o di un edificio pubblico: sono questi gli ambiti che possono consentire l’accesso al baratto. Una soluzione che potrà essere adottata anche dai cittadini morosi che, contribuendo alla manutenzione del decoro urbano, vedranno ridursi progressivamente i propri debiti, continuando così ad usufruire dei servizi che il municipio mette loro a disposizione.
«Questa nuova forma di collaborazione – spiega il sindaco Cupelli – è stata introdotta dall’articolo 24 del decreto “Sblocca Italia” approvato di recente dal governo nazionale. Chiaramente non potranno aderire tutti all’iniziativa: l’intenzione è di limitare l’acceso al progetto a coloro che hanno un reddito Isee non elevato e che dimostrano di essere in una situazione di morosità incolpevole.
Il regolamento, che andremo ad approvare nei prossimi giorni, prevede la piena attuazione del concetto di “cittadinanza attiva”. Da questo momento in poi l’ente municipale, così come i residenti, le associazioni ed i comitati per non parlare di semplici gruppi di cittadini, potranno collaborare tra loro per una gestione condivisa di quelli che sono i beni pubblici materiali ed immateriali, quale forma di riparazione del danno nei confronti dell'ente e come misura alternativa alla pena detentiva e quella pecuniaria, con le modalità definite dalla normativa in materia di lavoro di pubblica utilità.
Gli interventi avranno carattere occasionale e non continuativo e saranno finalizzati alla cura o alla gestione condivisa di aree ed immobili pubblici periodicamente individuati dall’amministrazione o proposti dai cittadini. Alcuni esempi: parchi pubblici, aiuole, strade, scuole, piazze e marciapiedi».