Lago, l’identità territoriale nella tradizione della Strina
Con la conclusione delle festività natalizie l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vittorio Cupelli, è pronta a ripartire in vista delle prossime iniziative già fissate in agenda. L’esecutivo si prepara a dare seguito ad alcuni progetti che amplieranno la gamma dei servizi e delle opportunità a disposizione della cittadinanza. Un esempio tangibile di tale ragionamento è rappresentato dal servizio di connessione wi-fi gratuito, al momento disponibile nelle ore pomeridiane dalla piazza antistante il municipio, ma che ben presto sarà esteso anche ad altre aree della città.
“Il nostro obiettivo – spiega il primo cittadino – è coniugare la nostra identità storica e culturale con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. È necessario far comprendere alle nuove generazioni che vivere in un comune collinare dalla felice posizione geografica, quale è appunto Lago, non è un ripiego, ma una splendida opportunità personale e professionale. Un’analisi che tiene conto di alcuni parametri dati troppo spesso per scontati, come l’aria pura e incontaminata ed un’enogastronomia di altissimo livello che coniuga nella sua essenza i paradigmi positivi della dieta mediterranea”.
Sulla base di questo scenario, che vede agire in maniera sinergica passato e futuro, non si può non menzionare lo straordinario successo ottenuto dalle due serate dedicate al Festival della Strina Laghitana: un appuntamento fisso che suggella di fatto l’inizio del nuovo anno.
“La strina – spiega l’assessore al turismo Enzo Scanga – non può essere relegata ad una semplice espressione di forma artistica popolare. Dietro c’è una ricerca testuale complessa e articolata che sfocia nell’ironia e nella riflessione. Ed è difficile scorgere i confini di questi due elementi che ne caratterizzano il defluire. Grazie all’impegno degli appassionati e dell’ente municipale, la strina fa da sfondo ad un vero e proprio festival che raccoglie sempre più proseliti. Nella sua connotazione tipica la strina è una tradizione folkloristica calabrese. È una sorta di canto natalizio, o comunque beneagurante, che si effettua “a domicilio”.
A Lago questa abitudine si è sempre adeguata ai tempi, riferendosi molte volte ai fatti o ai personaggi legati alla quotidianità ed all’attualità del paese. Un po’ come avviene con in maestri presepisti napoletani che, oltre alle figure tradizionali, inseriscono i vip odierni. Ad aggiudicarsi l’edizione 2016 del festival, una coppia di cantori formata da Pasqualino Socievole e Mario Sacco che si sono esibiti proponendo una parodia conflittuale tra un cittadino di Amantea (Pasqualino Socievole) e uno di Lago (Mario Sacco). Titolo dell’opera, della durata di una ventina di minuti, “Vacu Mantija”.