Rende da tre giorni senz’acqua, Miceli (M5S): il caso in Terza Commissione
“Questa mattina abbiamo portato in terza Commissione Territorio e Ambiente il caso dell’interruzione idrica che ha interessato diversi quartieri cittadini per tre giorni e che ancora ora mentre scriviamo sta creando disagi in alcune zone (vedi Arcavacata). Una vicenda che pone molte ombre sulla gestione idrica ad opera di privati nella nostra città.” Lo rende noto Domenico Miceli, consigliere comunale di Rende del Movimento 5 stelle.
“Prima fra tutte sul ruolo della nuova società che è subentrata nella gestione (e nella riscossione dei tributi) alla Società Acque Potabili Spa: la Acque potabili servizi idrici integrati. Una Srl con capitale sociale di 200mila euro che va a gestire un pacchetto compreso fra i 7 e gli 8 milioni di euro. Com’è possibile?
Il contratto prevede la cessione del ramo d’azienda, - prosegue Miceli - ossia quello che è avvenuto a Rende. Quali garanzie concede al Comune e ai suoi cittadini questa nuova società composta, per quello che sono le informazione a nostra disposizione, dagli stessi dipendenti della Società Acque Potabili Spa?
Il caso strano è che ieri dalla Sorical, contattata da molti cittadini che lamentavano l’assenza prolungata di acqua, sono arrivati dei chiarimenti: la rottura è stata riparata intorno alla mezzanotte di mercoledì, ora è il Comune che deve provvedere a rimettere in circolo l’acqua in città. Perché si è perso tutto questo tempo?
Da parte dell’amministrazione comunale una semplice comunicazione, postata sulla pagina facebook ufficiale dell’amministrazione e sul sito internet istituzionale, fra l’altro fuori tempo massimo, annunciava l’imminente risoluzione del problema. Inutile andare a leggere i commenti al vetriolo (alcuni anche eliminati dall’amministratore) di molti utenti che da due giorni non riescono a comunicare col Comune, causa guasto alle linee telefoniche e linea internet che potrebbe perdurare anche fino a martedì.
Un Comune allo sbando, - conclude Miceli - che non riesce a fornire informazioni tempestive ai propri cittadini e continua a portare avanti politiche di privatizzazione dell’acqua. Siamo sicuri che assisteremo alla proroga di questo contratto che scade, dopo 25 anni, a giugno del 2016. Di bandi e di gare o di ripubblicizzazione del servizio idrico non se ne parla, soprattutto in Consiglio.”