Celebrato l’anniversario di #Hmagazine, la rivista che ‘colora’ l’Hospice
#Hmagazine festeggia il suo primo anno di vita. Lo fa attraverso la voce dei protagonisti. Ovvero di tutte quelle persone che non conoscevano la struttura dell’Hospice ‘Via delle Stelle’ e che hanno avuto modo di conoscerla grazie alla sua rivista ufficiale. All’interno dei preziosi locali del ‘Miramare’, nel pomeriggio di ieri, si è tenuto l’incontro dedicato all’anniversario del trimestrale. Direttore della rivista è il giornalista Vincenzo Comi, coadiuvato da Daniela Liconti con la collaborazione occasionale di diversi redattori.
"Quattro numeri che hanno raggiunto lo scopo desiderato: aprire un canale di comunicazione con la comunità e sensibilizzare la cittadinanza ai temi delle cure palliative– afferma il direttore responsabile Vincenzo Comi - Molti non conoscevano questa struttura e non immaginavano cosa si celasse dietro i colori del magazine. L’obiettivo è dare un’immagine nuova dell’Hospice e di quello che si vive al suo interno. Dentro l’Hospice c’è vita”.
#Hmagazine è nato nel marzo del 2015 con lo scopo di diffondere la conoscenza delle cure palliative e di far conoscere l’Hospice alla città prevalentemente come un luogo di vita. “Una sfida che abbiamo vinto grazie all'impegno che tutti hanno profuso gratuitamente – ha spiegato il presidente della Fondazione Vincenzo Trapani Lombardo - #Hmagazine ha aperto spazi di confronto anche al suo interno, realizzando importanti momenti di comunità come lo spazio cultura per residenti e familiari, stimolando la partecipazione di tutti. E’ per noi una grande soddisfazione. Abbiamo ottenuto i risultati sperati, non solo far conoscere la struttura, ma incentivare quegli aspetti sociali e culturali che vengono curati in modo particolare. Lo scopo è quello di rompere il vecchio pregiudizio che l’Hospice sia un luogo dove si viene per morire, esaltare piuttosto, quegli spazi culturali, musicali ed artistici all’interno della struttura, che sono molto importanti.”
Al tavolo anche Salvatore Colloridi, uno dei fotografi che collabora attivamente con la rivista. Si sofferma sul valore documentario delle fotografie e l'urgenza e la responsabilità dell'operatore in questo senso, perchè "certe foto esistono perché esiste la realtà cui appartengono”. Si susseguono le testimonianze della professoressa Crisarà del Liceo Scientifico A.Volta, i cui studenti partecipano ai progetti promossi dall'associazione di volontariato che opera in Hospice e con cui si è creata una sinergia; del Consigliere delegato alla Sanità, Valerio Misefari che dichiara la ferma volontà istituzionale di battersi per sostenere la struttura e i suoi operatori; di Elisabetta Blancato dei Pagliacci Clandestini che il 9 febbraio hanno portato più di un sorriso tra pazienti, familiari e il personale, riportando a casa un'esperienza di reale accoglienza, di come "quel particolare abbraccio riesca a rendere lieve un momento così difficile della vita e infine di Francesa Arvino, psicologa della Fondazione che sottolinea come “la Fondazione crede molto in questo progetto. La rivista #Hmagazine ha avuto in questo primo anno di vita buoni riscontri per i contenuti e la veste grafica curata da Paolo Genoese.”
L’obiettivo dunque di diffondere un messaggio positivo di ciò che rappresenta l’Hospice per la città si può ritenere pienamente centrato. Infine il giornalista Domenico Suraci, sfogliando #Hmagazine e venendo a conoscenza durante l'incontro della necessità di ripetitori di banda wi-fi, si è impegnato a consegnare due reapeter wi-fi e due switch. Un esempio da seguire. Sono infatti molti i 'sogni' ed i 'bisogni' dell'Hospice inseriti all'interno della Wish List presente nella rivista.