Avviato il progetto “Santi Sapori: a Tavola con San Francesco di Paola"
“La dieta Mediterranea, oggi patrimonio dell'Unesco, è dettata nella quarta regola di San Francesco di Paola” così spiega nella sua lectio il Prof. Nino De Lorenzo, dir. Resp. Dell'UOSD (Servizio di Nutrizione Clinica e Disturbi alimentari) Tor Vergata di Roma. Ospite dell'incontro di questa mattina, rivolto agli studenti dell' IPSEOA Alberghiero di Paola. Un 'inizitiva che segna l'avvio del progetto “Santi Sapori: a Tavola con San Francesco di Paola”. La relazione del docente di alimentazione e nutrizione umana dell'Università di Tor Vergata, ribadisce il valore della Dieta Mediterranea. Un regime alimentare, stando agli studi avviati negli anni 50' dal nutrizionista americano Keys, che tutela la salute e aumenta la longevità di chi la segue. E quando si parla di Dieta Mediterranea non si può che parlare di “Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento” come quella di Nicotera, piccolo borgo del vibonese. Nicotera diventa, dunque, a livello mondiale, isola felice in cui si verifica il più alto indice di adeguatezza mediterraneo. “Non a caso, questo paesino calabrese, era devoto alla regola di San Francesco di Paola – così illustra il Prof. De Lorenzo – e la sua popolazione fece propria la quarta regola de l Santo. Uno stretto alimentare a base di legumi, ortaggi e frutta e proteine nobili, come il pesce”.
Un programma ricco di eventi “A Tavola con San Francesco” che si protrarrà per tutto il 2016, per celebrare i 600 anni dalla nascita del Santo patrono di Paola. Convegni, degustazioni e presentazione di piatti speciali, soprattutto quaresimali e di strettomagro.Un progetto ideato dal giornalista enogastronomico Bruno Sganga e fortemente e voluto dall'amministrazione comunale di Paola, grazie alla sensibilità del Sindaco Basilio Ferrari e dell’Assessore allo Spettacolo e Sport Francesco Sbano. In sinergia con il Santuario di Paola. L'iniziativa si inserisce nel fitto programma redatto dalla Consulta Comunale per i festeggiamenti del VI centenario dalla nascita di san Francesco di Paola.
Al tavolo dei relatori: Basilio Ferrari, Sindaco di Paola; Padre Gregorio dei Minimi del Santuario di Paola; Elena Cupello, Dir. Scol. Dell'Alberghiero di Paola; Maria Pia Serranò, Presidente III Commissione città di Paola; il giornalista enogastronomico, Bruno Sganga.
“Non potevamo che avviare il nostro intenso programma di celebrazioni da un evento che punta i riflettori sulla scuola e sulle nostre giovani generazioni – afferma il primo cittadino, Ferrari – grazie al prezioso contributo della Consulta Comunale, offriremo alla città un fitto calendario di iniziative tese a rendere omaggio al nostro Santo nel segno della sobrietà. In piena sinergia con i padri Minimi del Santuario di Paola e con il supporto fondamentale della Regione Calabria”.
L'organo consultivo si occupa di redigere il programma delle celebrazioni per il VI centenario della nascita di San Francesco di Paola, coordinato da Maria Pia Serranò, consigliere comunale e Presidente della III Commissione. Numerose le associazioni culturali che collaborano al progetto: Associazione Riviera di San Francesco; l’Associazione Radici, Federazione Italiana Cuochi per la Calabria, l’Associazione Pizzerie Italiane.
“Si tratta del primo atto della Consulta Comunale di Paola – spiega Maria Pia Serranò – un organo consultivo in work in progress. Abbiamo privilegiato il mondo della scuola mettendo in campo una serie di progetti e concorsi che premieranno la creatività dei nostri giovani talenti. Il filo conduttore sarà il nostro Santo Patrono e l'appartenenza al territorio. Declineremo questo tema nelle diverse discipline e arti dando libero sfogo alla fantasia e all 'estro dei nostri ragazzi – e conclude – la Consulta è un organo aperto ad ogni proposta e suggerimento che arrivi dalla città. Uno strumento che intende dare voce alle nostre energie più positive così da celebrare, in nome dell'amore e della fratellanza, San Francesco di Paola”.
Ad ospitare il primo evento l'IPSEOA Alberghiero di Paola, a fare gli onori di casa la diriegente scolastica Elena Cupello. Un istituto che da tempo ha inserito nel suo programma scolastico un corso tecnico enogastronomico sullo “Strettissimomagro”, ovvero il regime alimentare indicato dalla Regola di San Francesco di Paola. Gli studenti, dunque, studiano e realizzano gli antichi piatti che componevano la dieta quaresimale del Santo.
In scaletta, subito dopo la lectio del Prof. De Lorenzo una lunga degustazione di piatti antichi preparati dagli studenti dell'istituto alberghiero. Un menù che ha riproposto, in chiave moderna, la dieta “Strettissimomagro”, a base di ortaggi e legumi. Olive aromatizzate, polenta arrostita, zuppe di fagioli accompagnate da pane di mais. E tra i prodotti offerti nella degustazione “Il pane di San Francesco”, a base di farina 2 (semi- integrale) macinata a pietra, sale, acqua e lievito naturale. Così come la pizza realizzata dai maestri della “Scuola nazionale di Piazza di Rende” ispirata ai Santi Sapori di San Francesco. Un impasto di farine integrali condito con crema di ceci, finocchietto selvatico e fichi secchi.
Pietanze antiche, dunque, che rievocano l'epoca in cui visse San Francesco di Paola. In particolare, quelli consumati nel periodo quaresimale di strettissimo magro i cui principi sono chiaramente emersi dai processi di canonizzazione. Alimenti di cui maggiormente l’eremita si nutriva: legumi, ortaggi, pane, frutta come fichi, castagne, melograni, noci, prugne, acqua fresca e qualche sorso di vino. Inoltre, sono stati illustrati i cibi che furono introdotti in seguito dalla Regola dopo il Concilio Vaticano II, negli anni ’80 del secolo scorso.