La questione meridionale alla Casa del cinema con Opera a Sud
Brigantaggio e questione meridionale sono argomenti intimamente connessi, poiché con la repressione del fenomeno iniziò una teorizzazione sulla questione della razza che ebbe tra i principali sostenitori Cesare Lombroso, autore de “L‘uomo delinquente”. Nonostante le sue teorie siano state dimostrate prive di qualsiasi valore scientifico, a Torino l’università gli dedica un Museo che suscita l’indignazione di studiosi e meridionalisti. Ben cento città hanno aderito alle ragioni del comitato “Contro il Museo”, presieduto da Domenico Iannantuoni, che si batte per la chiusura del museo e la restituzione delle spoglie di Giuseppe Villella al Comune di Motta S. Lucia che ne ha fatto richiesta.
A discutere del libro “Cento città contro il Museo Cesare Lombroso” - domani venerdì 18 marzo, alle 17.30, presso la sede Arca Enel in Piazza Matteotti a Catanzaro - ci saranno Domenico Iannantuoni, Rossana Lodesani e Francesco Antonio Schiraldi, autori del libro, Amedeo Colacino, sindaco di Motta S. Lucia, Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca della Calabria- Casa del Cinema e Francesco Citriniti, Capogruppo Consiliare al Comune di Pentone.
Seguirà la proiezione di “Ciccilla”, piccolo film che ripercorre le tappe principali della vita di un personaggio affascinante e al contempo inquietante. Maria Oliverio, alias Ciccilla, sposò Pietro Monaco nel 1858, a soli 17 anni, e a lui legò la sua esistenza fino alla morte, sulla quale ancora aleggia il mistero più assoluto (sebbene la tradizione vuole che ella venga rinchiusa nel lager di Fenestrelle). Una storia torbida, fatta di amore e gelosia, di sangue e violenza. Una donna capace di uccidere con 48 colpi di scure sua sorella Teresa, amante di Pietro; di unirsi alla banda del marito e di assumerne la guida, quindi non normale “druda”, la donna del capo, ma vero e proprio capo.