Un messaggio d’amore e speranza: presentato “Una passeggiata salutare”
Immenso amore per la vita. Un messaggio di speranza per chi vive nella sofferenza, uno sprone a darci totalmente al prossimo con una parola, una carezza, un sorriso: la presentazione del libro autobiografico di Francesco Capicotto, “Una passeggiata salutare”, edito dall’Associazione Onlus “Kimera” di Luigi Conforto, ha avuto luogo sabato 2 aprile presso la Sala Consiliare della Provincia di Catanzaro, in un’aula gremita di persone, interessate a partecipare in segno di profondo rispetto e affetto nei confronti dell’autore.
Ed è stato proprio questo il messaggio che si respirava: profondo amore per un uomo che ha combattuto una battaglia difficile da cui è uscito trionfante! La presentazione è stata moderata dalla giornalista Rosita Mercatante; dall’editore Luigi Conforto, nonché grande amico e compagno di fede giallorossa; da Ferdinando Capicotto, figlio dell’autore, che ha preso la parola e, con profonda commozione ha regalato al pubblico la testimonianza della sua particolare esperienza.
Numerosi gli interventi da parte di medici e amici, ma anche dei familiari tra cui il cognato dell’autore, noto a tutti nell’opera con il nome di Maurizio, che con orgoglio ha raccontato l’esperienza del signor Capicotto paragonandola ad un romanzo, con tutti i tratti tipici di un racconto: il cattivo (la malattia), l’eroe (Francesco Capicotto), una serie di disavventure (le diverse complicanze) e in ultimo il lieto fine. Ebbene sì, possiamo affermarlo con gioia: la tragica esperienza dell’autore, la scoperta di una malattia difficile come la leucemia, non ha spento il suo sorriso, che immancabilmente ha scaldato il cuore di tutti i presenti; grazie al sostegno del suo primogenito, Ferdinando, nonché donatore del midollo, oggi Francesco Capicotto continua a dispensare il suo dolce sorriso pieno di gratitudine a Dio e alla comunità. Nonostante la malattia adesso sia un ricordo, il signor Capicotto ha deciso di portare la sua storia a tutti gli ammalati e non, in un duplice modo: pubblicando questo libro e continuando a varcare le soglie delle sale e dei corridoi che prima lo hanno visto degente, per sostenere ed incoraggiare quanti come lui hanno questo tipo di patologia.
Un forte messaggio di solidarietà e amore, per dire a tutti che in fondo basta crederci, e ciò che può sembrare un percorso arduo infinito può divenire “una passeggiata salutare”, perché «non bisogna mai guardare indietro, ma sempre avanti: in cima c’è il traguardo".