I residenti della zona Parco Caserta si schierano contro la disnmissione
I residenti della zona Parco Caserta si schierano contro la delibera 37/2015 “piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2015/2017” approvata dal consiglio comunale che ha di fatto inserito il Parco Caserta tra i beni immobili destinati alla dismissione.
La giustificazione avanzata dall’amministrazione comunale, quando ha dovuto rendere conto del suo operato in merito a tale delibera è stata “ il Parco Caserta è stato inserito tra i beni destinati alla dismissione per risanare il bilancio”, la questione che ci poniamo è la seguente : quale logica ha determinato la dismissione del verde pubblico, patrimonio comune, in una città dove in rapporto alla popolazione dei bambini al di sotto dei 14 anni di età il verde pubblico è di mezzo metro quadrato a bambino? I residenti chiedono che in merito a tale vicenda vi sia un’inversione di marcia.
L’attenzione dei residenti non è rivolta solo alla mancata revoca della delibera, che da oltre un mese viene sollecitata da tutti i cittadini, ma anche allo stato di degrado nel quale versa il Parco; quando i cittadini sono costretti per esigenze igieniche a doversi sostituire al comune nella pulizia della città,come è di fatto successo al Parco Caserta, perché sia ben chiaro è sacrosanto che i cittadini debbano collaborare con l’amministrazione nel tenere la città pulita ma non bisogna confondere collaborazione con sostituzione, e quando ciò accade è perché l’amministrazione ha fallito infatti questo secondo noi è motivo di disagio e non di entusiasmo.
Poco chiara è inoltre la posizione del Comitato per la Salvaguardia del Parco Caserta che ha più volte, nella propria pagina ufficiale di Facebook fatto riferimento e tessuto le lodi del PCdi e massiccia è la presenta alle manifestazioni del Comitato di esponenti dello stesso che in più di un’occasione sono intervenuti, ciononostante il Comitato stesso si è sempre definito apartitico; ci ha lasciati abbastanza stupiti inoltre il fatto che il Comitato si sìa “dissociato” dalla legittima protesta effettuata da alcuni residenti della zona i quali volevano semplicemente far valere il proprio diritto ad avere un Parco fruibile e inserito tra i beni indisponibili, forse perché non appartenenti al PCdi? Questo non è dato saperlo, di fatto nessuno tra la moltitudine dei residenti è stato mai coinvolto nelle decisioni del Comitato, noi crediamo che il Comitato stia facendo un encomiabile servizio alla comunità pulendo settimanalmente il Parco e animando lo stesso la domenica mattina ma dovrebbe rimanere fuori dalla lotta politica senza prendere le parti di nessuno continuando a fare ciò che gli stà già ben riuscendo.
La domanda però tra i residenti diviene sempre più insistente: “Il Comitato per la salvaguardia del Parco Caserta è relamente apartitico o dietro c’è l’aspirazione politica, la ricerca di visibilità di qualcuno che cerca di celarla facendola passare per mero senso civico?”.