Scuola, i precari annunciano protesta davanti il Quirinale

Calabria Attualità

Non ci stanno i precari cococo del Nosside Pitagora di Reggio Calabria. E hanno deciso di avviare una protesta. Si recheranno infatti a Montecitorio per chiedere spiegazioni al sottosegretario alla Pubblica Istruzione, per chiedere la stabilizzazione. E lo fanno annunciandolo in una lettere indirizzata allo stesso sottosegretario.

“Il 15 giugno saremo tutti quanti a pretendere la dovuta stabilizzazione full-time senza ulteriori deroghe”. La decisione è nata a seguito del “silenzio” del sottosegretario, perché, come scritto dai precari: “è da tempo che sollecitiamo un Suo intervento con varie richieste d’incontro e comunicazioni scritte rimaste tutte inascoltate”.

“Il 15 giugno saremo a Roma e saremo in tanti, ci saremo 50enni, 60enni, padri e madri di famiglia monoreddito, malati cronici, malati di gravi patologie, disperati ma onesti lavoratori co.co.co. che 30 anni orsono sono stati proiettati in una sacca di precariato da cui non è stato possibile uscire. Lavoratori che da tre mesi non percepiamo lo stipendio, lavoratori che non abbiamo la piena contribuzione previdenziale INPS da anni, lavoratori che da 20 anni siamo stati ripetutamente esclusi dalla possibilità di partecipare alla procedura concorsuale per accesso ai ruoli, lavoratori che con grande sacrificio economico e personale affronteremo ore e ore di viaggio in treno, in pullman, in traghetto per chi verrà dalla Sardegna, lavoratori che verremo dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Campania, dal Lazio, dall’Abruzzo e dalle Marche”.