Di Pietro: “Reggio modello di Città privata”
"Dopo un anno e mezzo di centro sinistra, dedicato alla inaugurazione di opere e cantieri eredità di quel modello Reggio richiamato strumentalmente dagli attuali ospiti di palazzo san Giorgio per mascherare la loro inadeguatezza ed incapacità, è giunto il tempo per vedere quale impronta politico culturale il signor falcolmatà vuole dare alla sua azione amministrativa". E' quanto scrive per Destra Per Reggio, Renato Di Pietro.
"Si apre così - continua la nota - il sipario di questa sinistra che ha inaugurato, negli ultimi mesi, la stagione di Reggio modello di Città privata. Già nei mesi scorsi, infatti, talune vicende erano risultate sintomaticheo: dal caso Miramare all affaire Quattrone, procedure per disporre di beni e risorse pubbliche di milioni di euro che sono state gestite a piacere ed in barba ad ogni buona prassi amministrativa".
"Ma è con questa primavera - prosegue - che la stagione del nuovo modello assume i suoi contorni sempre più arroganti; nel giro di pochi giorni l'apertura di un bene confiscato assegnato ad un associazione senza traccia di un bando o un avviso pubblico che avrebbe consentito anche ad altre realtà di partecipare all'utilizzo di questa risorsa pubblica, segue la lettera del noto locale Ciroma che denuncia un spaccato significativo, ed infine la visita di un esponente di governo nei gorni scorsi gestita come un incontro privato con tanto di porta chiusa alla stampa e per essa all opinione pubblica".
"Prendiamo atto con amaro ironia - aggiunge Di Pietro - di questo fare che si accompagna all arrogante silenzio di un sindaco che rifugge da ogni forma di contraddittorio, glissando anche alla domanda del giornalista di “Omnibus” che semplicemente ha chiesto di quante risorse economiche avesse bisogno l' amministrazione; Falcomatà non lo ha detto, nonostante parli, anzi sparli, da anni di bilanci e finanza comunale".
"Eppure - conclude - parlavano di “svolta”, accortamente senza mai spiegare di cosa si trattasse; adesso i reggini iniziano a capire di cosa si tratta, di come la politica privata, approdata a palazzo San Giorgio, determini privazioni quotidiane penalizzando la Città per l' incapacità e l'improvvisazione dei sui rappresentanti al governo del Municipio metropolitano".