A “Casa Tamburelli” la presentazione del libro di Alborghetti su Papa Bergoglio

Catanzaro Attualità

Lamezia Terme: incontro su “nessuno resti indietro”, il libro su papa Grancesco e la dignità del lavoro.

La sacralità di ogni uomo, la dignità del lavoro, la giustizia sociale. Alcuni dei messaggi chiave del Pontificato di Papa Francesco vengono raccontati da Roberto Alborghetti nel libro “Nessuno resti indietro. Papa Francesco, la dignità del lavoro e l’inclusione sociale” (Editrice Velar) che sarà presentato a Lamezia Terme sabato prossimo, 18 giugno alle 18.30, presso la Casa di Riposo “Tamburelli”, nell’ambito di un lungo giro di incontri in Italia.

Sarà un dibattito a più voci sulle profonde implicazioni sociali e politiche del messaggio di Bergoglio, che vedrà conversare sul libro, insieme all’autore, il Ministro Provinciale dei Cappuccini di Calabria Padre Giovambattista Urso, il Sindaco Paolo Mascaro, l’assessore del Comune di Carlopoli Maria Antonietta Sacco, il direttore della Casa Tamburelli Antonello Coclite, il Vicepresidente nazionale di MCL Movimento Cristiano Lavoratori Vincenzo Massara, la presidente dell’Atec Marisa Lucchino, il responsabile dipartimento economia e lavoro dell’Acli Calabria, Pino Campisi.

Nel corso della serata, coordinata da Paolo Sandini, il giovane musicista e compositore calabrese Luigi Maletta proporrà in prima nazionale il brano musicale “Preghiera per Francesco”, su testo di Roberto Alborghetti. In anteprima sarà presentato il monile artistico “Per Francesco” realizzato da Kristina Kreazioni di Lamezia Terme.

Le pagine del libro di Alborghetti ci portano dentro gli anni e le esperienze pastorali che Jorge Mario Bergoglio ha vissuto nella Buenos Aires del lavoro-schiavo, dei laboratori clandestini, della tratta delle persone, dello sfruttamento dei minori, della disoccupazione, del lavoro nero, nel “tritacarne” dell’economia speculativa. Ripercorrendo quella fase della vita e della missione di Papa Francesco, si comprendono le ragioni della suo instancabile appello ad “un nuovo ‘umanesimo del lavoro”, dove sia al centro l’uomo e non il profitto; dove l’economia serva l’uomo e non si serva dell’uomo; dove i tanti giovani “i nuovi esclusi del nostro tempo”, privati della loro dignità, possano vedere riconosciuti quei diritti e quella giustizia cristiana e umana che chiede l’accesso al lavoro per tutti. Nessuno escluso.