Dati imprese, Vibo registra saldo positivo
La Camera di Commercio di Vibo Valentia presenta i dati trimestrali Movimprese sul tessuto produttivo vibonese. Il secondo trimestre 2016 si apre con un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni di imprese pari a 135 unità, determinato, per differenza, tra le 283 nuove iscrizioni (12,3% in più rispetto alla stessa rilevazione del 2015) e 148 cessazioni d’imprese esistenti (al netto delle cancellazioni d’ufficio).
Questa situazione produce un tasso di crescita positivo pari all’1,03%, che colloca Vibo Valentia al sesto posto nella classifica nazionale per tassi di crescita provinciali, di seguito a Crotone (quarta con 1,15%) e precedendo Catanzaro (ottava con 0,86%), Cosenza (dodicesima con 0,85%), Reggio Calabria (sessantatreesima con 0,54%). Di conseguenza, in riferimento al contesto regionale e ai medesimi tassi di crescita, si attesta la secondo posto tra le province calabresi.
Confortanti i dati congiunturali per quanto riguarda, le procedure concorsuali che, nel primo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo 2015, vedono una diminuzione pari al 40% per le società di capitale e del 100% per le società di persone e per le imprese individuali. Con riferimento alle forme giuridiche, il saldo positivo, in termini assoluti, è da ascrivere in primo luogo alla nascita di 227 nuove imprese individuali (+19,5% rispetto al II trimestre 2015) e 42 società di capitali (+35,5%).
Con riferimento al totale delle iscrizioni a tutto il secondo trimestre 2016, le attività imprenditoriali della provincia di Vibo Valentia rimangono fortemente caratterizzate dalle ditte individuali pari al 71,4% con 9.415 unità; seguono seguono le società di capitali con il 14,4% (1.900 unità) e le società di persone con un 10,8% (1.430 unità). Molto modesta è, invece, la percentuale delle altre forme giuridiche che con 441 imprese iscritte rappresentano il 3,3 % del totale del tessuto imprenditoriale provinciale.
Sempre in riferimento alla tipologia e al secondo trimestre 2016, il primato delle nuove imprese iscritte spetta a quelle giovanili, sia sotto la forma di società di capitali con un +45,5% (16 nuove imprese) rispetto al 2015, che di imprese individuali con un +18,4% (90 nuove imprese), seguite dalle imprese femminili, nella prima tipologia con un aumento del 33,3% (+8 imprese) e nella seconda del 22,6% (+76 imprese).
Con riferimento al settore di attività, cresce, in termini assoluti, il numero delle imprese in tutti i comparti produttivi, così in Agricoltura (60), Commercio (66), Turismo (36) Assicurazioni e Credito (10), Servizi alle imprese (15), Attività Manifatturiere ed energia (7), Trasporti e spedizioni (5), altri settori 16. Nonostante ciò, rispetto al II trimestre 2015, in termini percentuali presentano segni negativi il Commercio e le Attività Manifatturiere rispettivamente con un -1,5% e -12,5%. Un incremento esponenziale si registra invece per il settore Assicurazioni e Credito con un +233,3%.
“Siamo veramente entusiasti di questi dati – ha detto Michele Lico, Presidente della Camera di Commercio- e del ruolo che la Camera sta assumendo come impulso di un territorio che cresce per benessere e intrapresa. Il nostro sostegno alle nuove e vecchie imprese non prescinde mai dalla lotta alle illegalità diffuse”.
“Il corso che Lico ha impresso alla Camera- ha detto il segretario generale, Donatella Romeo- è di sollecito ad iniziative congiunturali, di lotta senza sosta al racket e all’usura, di apertura verso le nuove possibilità di finanziamento comunitario , con un importante aumento di attività giovanili e femminili”.