Reggio Calabria: controlli nel quartiere Archi, in provincia e nel centro cittadino

Reggio Calabria Cronaca

Controllo straordinario del territorio nell’ambito del piano focus ‘ndrangheta: accertamenti e perquisizioni sono state effettuate dagli agenti della polizia di stato nel centro di Reggio e nel quartiere di Archi.

Gli uomini delle volanti sono stati collaborati dal reparto prevenzione crimine di Siderno con il supporto tecnico di video-documentazione degli uomini del gabinetto regionale di polizia scientifica.

Numerosi i posti di controllo presso le strade del popoloso quartiere di Archi, in particolare nelle vicinanze dell’ex-sede dell’Università Mediterranea, attualmente adibita a centro di prima accoglienza e soccorso dei migranti sbarcati al porto reggino, nonché presso le principali arterie del centro cittadino.

Durante le attività sono state sottoposte a controllo 254 persone e 153 veicoli. Sono stati effettuati 31 posti di controllo ed elevate 6 contravvenzioni per infrazioni al codice della strada, una delle quali ha comportato la sanzione accessoria del sequestro di un motociclo, oltre a numerosi servizi di vigilanza dinamica.

Attività di controllo anche nel territorio di Palmi, dove il personale del locale commissariato coadiuvato dagli agenti dei commissariati limitrofi di Gioia Tauro, Taurianova e Cittanova, ha attuato servizi straordinari sul territorio che hanno consentito di effettuare 4 perquisizioni domiciliari, anche alla ricerca di armi, 4 posti di controllo lungo le principali strade del centro urbano palmese. In questo ambito sono state controllate 35 persone e 20 veicoli. Sono state, poi, sottoposte a controllo 7 strutture alberghiere del litorale palmese, oltre che numerosi soggetti ai domiciliari.

Lo stesso piano di azione è stato attuato anche a Siderno dove, per l’intera ultima settimana di luglio, le pattuglie della polizia di stato hanno effettuato 14 posti di controllo, hanno controllato 78 veicoli ed identificato 228 persone, di cui 41 pregiudicate. Sono state verificate 89 persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari, effettuate 4 perquisizioni locali, anche alla ricerca di armi e, seguendo un protocollo ormai collaudato, sono state controllate 5 attività commerciali sidernesi, di cui uno stabilimento balneare e quattro ristoranti.