Frana di Lago, tecnici al lavoro per verificare il funzionamento della rete di rilevamento
È iniziato questa mattina a Piano Lago, in provincia di Cosenza, il sopralluogo dei tecnici del Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal e del personale dell’Ispra, per la valutazione dello stato di funzionamento della strumentazione e della rete di rilevamento GPS installata sulla frana di Lago.
La rete, dopo una fase di manutenzione, sarà trasferita all’Arpacal così come è stato disposto da una convenzione già siglata tra l’Ispra e l’Autorità di Bacino Regionale della Calabria.
A seguito dei tragici eventi di Sarno in Campania, sul finire degli anni Novanta, infatti, mentre in Italia si introducevano novità normative in materia di protezione dal rischio idrogeologico, il Servizio Geologico Nazionale (oggi parte di ISPRA) realizzò una rete di monitoraggio GPS-geotecnico in Calabria, proprio nel comune di Piano Lago, su un’area interessata da una fenomenologia di frana che coinvolgeva un versante relativamente esteso e in parte urbanizzato.
La rete, insieme alle altre installate in diverse aree sensibili italiane, avrebbe permesso di potenziare le azioni di previsione e prevenzione del rischio naturale.
La centralina, installata qualche anno fa grazie ad un co-finanziamento ministeriale e regionale, vedeva la partecipazione anche del Cnr-Irpi di Rende che ne ha curato il segmento geotecnico del sistema di osservazione della frana; oggi viene utilizzata da Ispra con funzioni di monitoraggio e studio degli spostamenti superficiali nell'area della frana di Lago.
Attualmente necessita di una serie di interventi manutentivi, che si renderanno possibili grazie a fondi già individuati ed in procinto di essere trasferiti dall'Autorità di Bacino della Regione all'Arpacal. Da qui il sopralluogo di oggi che è stato curato dagli ingegneri Francesco Chiappetta e Salvatore Arcuri.