Progetto Asofi, festa delle comunità straniere con stand e cibi dal mondo
Una grande festa per far conoscere le comunità straniere che vivono in città e che da sempre, sono una risorsa preziosa per il nostro territorio. Sabato 22 ottobre dalle 16 alle 19, la Villa comunale si trasformerà in un giardino multiculturale. Il pomeriggio vedrà la partecipazione della comunità filippina, di quella georgiana, quella nigeriana, dei Giovani musulmani d'Italia- sezione Calabria e dei beneficiari del Progetto Sprar “Approdi Mediterranei” gestito dall’Arci di Reggio Calabria. All’interno degli stand ogni comunità racconterà il proprio paese, la storia e le tradizioni culturali attraverso attività di animazione rivolte ad adulti e ragazzi. Ci sarà poi un aperitivo gratuito con i cibi da mondo, l’esposizione di prodotti tipici filippini e laboratori sportivi per i più piccoli.
L’iniziativa rappresenta il momento conclusivo di Asofi, – Azioni di Supporto e Orientamento a Famiglie Immigrate, un progetto finanziato da Fondazione con il Sud e promosso da Associazione Artemide (soggetto capofila), Next, Arci Comitato territoriale Reggio Calabria, Arci San Pietro di Caridà, Facciamo Squadra, CISME Società Cooperativa, Laurentianum e AISF Associazione Immigrati senza Frontiera.
“Da quasi due anni grazie al sostegno di una fitta rete di partner con diverse esperienze e competenze, abbiamo messo in campo una serie di attività, che hanno avuto come obiettivo quello di favorire l’integrazione delle famiglie immigrate nella nostra città. L’evento finale sarà un momento in cui presenteremo i risultati del Progetto e daremo spazio a tutte le comunità che ci hanno accompagnato nel percorso di inclusione sociale”, spiega Elena Trunfio di Artemide.
Le diverse associazioni, in un ben collaudato e solido rapporto di collaborazione, si sono spese in cinque azioni progettuali che hanno visto attività rivolte ai minori, formazione gratuita per colf e badanti, eventi e laboratori sportivi, visite guidate ma anche e soprattutto, servizi specifici rivolti agli immigrati che vivono e lavorano in Calabria. “La rete locale, visto il crescente numero di famiglie immigrate, ha contribuito e continuerà a farlo anche in futuro, a mettere al centro i bisogni e il benessere di tutte queste persone. Nessun tipo di assistenzialismo, ma un percorso comune per valorizzare le loro competenze creando uno scambio culturale e lavorativo”, dice Ernesto Romeo di Next.