Grande partecipazione al congresso di oncologia
Sono iniziati nel pomeriggio di giovedì, presso la Casa delle Culture a Catanzaro, i lavori del IX Corso di formazione in ematologia e oncologia. Il tema centrale di questa edizione 2016, che offre un importante momento di aggiornamento sulla gestione clinico-terapeutica delle patologie oncologiche e ematologiche, è il valore delle cure: il rapporto, dunque, tra il valore finanziario e il valore qualitativo. Nel corso del primo modulo sono stati diversi gli argomenti approfonditi tra i quali: il valore del Servizio Sanitario Nazionale; il valore dell’innovazione scientifica e organizzativa; il valore della sostenibilità alla luce dell’introduzione nella pratica clinica di farmaci ad elevato costo. A confronto figure istituzionali, medici e aziende farmaceutiche.
“Il valore delle cure in ematologia e oncologia significa un approccio nuovo, un approccio multiparametrico al paziente, in uno scenario che in questi anni si è sempre più modificato”. Ha evidenziato Stefano Molica - direttore del dipartimento oncoematologico del presidio “Ciaccio-De Lellis“ ed organizzatore della tre giorni di formazione: “Modifiche basate su scelte terapeutiche che devono fare riferimenti a criteri di sostenibilità e a criteri di accesso ai nuovi farmaci”.
La prima giornata del corso si è avvalsa della presenza e degli interventi assai qualificati di relatori e ospiti quali: il dottore Vincenzo Ciconte - presidente dell’Ordine dei medici, il dottore Armando Vitale – presidente e ideatore del Progetto Gutenberg, il dottore Alfonso Gentile - direttore medico della Roche Milano, il dottore Sergio Petrillo - responsabile dell’Ufficio di Controllo Interno dell’AOPC, la dottoressa Isabella Cecchini - Healthcare department-GfK Eurisko Milano, la dottoressa Diana Giannarelli - servizio biostatistica- IRCCS Regina Elena Roma, il dottore Marco Montillo – direttore reparto di Ematologia Ospedale Niguarda Milano, il dottore Giuseppe Panella, commissario straordinario AOPC, il dottore Giuseppe Perri, commissario straordinario ASL.
“Il compito del comitato etico è quello di valutare il valore di una terapia innovativa – ha spiegato la dottoressa Giannarelli - i parametri fondamentali di riferimento sono prima dell’inizio dello studio, quando si va a valutare che il protocollo sia correttamente disegnato e che la terapia di confronto sia veramente la migliore terapia disponibile in quel contesto terapeutico. Altro ruolo fondamentale durante lo studio è il monitoraggio degli eventi avversi, facendo particolare attenzione a tutte le comunicazioni che le case farmaceutiche inviano ai comitati etici che fanno si che si possa giudicare se il farmaco è sicuro e può essere somministrato al paziente”. Parametri condivisi appieno anche dal commissario Massimo Scura, che li ha ripresi successivamente nel suo intervento.
Nuove terapie, nuovi approcci, nuove modalità di gestione del paziente, quindi, mantenendo particolare attenzione per il malato he resta al centro dell’intero iter nella logica dell’umanizzazione delle cure, nonostante i tanti gap e, ad oggi, il percepito dei pazienti rispetto all’attuale sistema sanitario. Come evidenziato dalla dottoressa Isabella Cecchini: “Non sono così positive le percezioni e le esperienze non sono del tutto positive. In Italia l’utilizzo dei Servizi sanitari pubblici è molto esteso e negli ultimi sei mesi, ¾ degli italiani li ha utilizzati, di cui nel 30% pronto soccorso e di questo il 15% ha avuto un ricovero. L’esperienza non è positiva e solo ¼ delle persone che hanno usufruito del Sistema sanitario pubblico si dichiara estremamente soddisfatto. Primo disguido riscontrato è per i tempi delle liste d’attesa e, subito dopo, il costo oneroso dei farmaci a carico del paziente. Per il futuro ci si aspetta più efficienza nel Servizio sanitario, minori attese e basso costo dei farmaci”.
Un approfondimento è stato dedicato anche ai nuovi scenari terapeutici della leucemia linfatica cronica: “Le novità sono legate ad alcuni farmaci che negli ultimi 4 anni stanno cambiando e arricchendo lo scenario e l’armamentario terapeutico dell’ematologo. Ora si hanno a disposizione tanti farmaci e questo consente una differente selezione rispetto al passato, ma in futuro continueremo a cercare di capire come collocare i nuovi farmaci. Tutto ciò viene percepito dai pazienti positivamente, in quanto vedono davanti a loro una prospettiva di cura più ampia e mirata nello specifico e nel singolo caso”. Ancora una volta, il Corso di Oncologia ed ematologia rappresenta un’opportunità rilevante per personale medico, infermieristico e per i farmacisti e biologi ospedalieri della regione Calabria di aggiornamento organico e continuativo. Venerdì, si svolgerà la seconda sessione.