Giovino. Il Valentino Beach Club luogo di incontro e sostegno per la comunità

Catanzaro Salute

Era il luglio 2016 quando la Cooperativa Sociale Zarapoti aveva fatto diventare realtà un grande sogno: creare uno stabilimento balneare unico in Italia per offrire alle persone disabili una vacanza piacevole. La realizzazione del Valentino Beach Club sulla spiaggia di Giovino, nel quartiere marinaro del capoluogo, ha aperto grandi prospettive.

La struttura non ha solo una vita estiva ma è diventata operativa 365 giorni all'anno con tantissime iniziative. “Il porto della memoria”, ad esempio, è una di queste. Il progetto nasce su input del Distretto sociosanitario dell'Asp del quartiere marinaro di Catanzaro, diretto da Maurizio Rocca e, in particolare, del Centro per i disturbi cognitivi, guidato da Pietro Gareri.

“Miriamo – ha affermato Rocca durante la giornata inaugurale - a migliorare la qualità di vita delle persone affette dal morbo di Alzheimer e delle famiglie con cui vivono. Si tratta di una nuova e interessante proposta che punta ad utilizzare tutti i benefici di uno spazio meraviglioso di fronte al mare, come il Valentino Beach, quale luogo di incontro-confronto e scambio. Ringrazio la Cooperativa Zarapoti, che da 20 anni opera sul territorio, proponendo e realizzando progetti incentrati sulla cura e tutela dell'individuo, per la grande disponibilità e tutte le associazioni che hanno aderito e si avvicenderanno con le loro piacevoli e costruttive manifestazioni. Speriamo di coinvolgere sempre più persone, di ogni età, perché l'obiettivo a lungo termine è di costituire una “comunità amica” di mutuo aiuto”.

A conferma della rete multigenerazionale, erano presenti anche alcuni studenti del Liceo “Fermi”, grazie alla sensibilità del dirigente scolastico Luigi Antonio Macrì.

“Il Centro per i disturbi cognitivi – ha sottolineato Gareri – che si trova all'interno del Poliambulatorio di viale Crotone, ha già in carico circa 1100 pazienti. C'è una grande differenza tra curare e prendersi cura. Nel percorso che vogliamo portare avanti, un ruolo fondamentale verrà ricoperto dai “cargivers familiari” che assistono le persone con deficit cognitivi. Il ruolo della famiglia si unirà, quindi, a quello degli operatori, per assistere al meglio le persone affette da disturbi cognitivi, attraverso attività riabilitative e momenti di socializzazione e sensibilizzazione”.

Il progetto sarà seguito da un’equipe multidisciplinare composta da Alberto Castagna, Lia Perrone, Donatella Zechini, Brunella Ieraci, Eva Capano, Marlena Camati, con il supporto del sociologo Franco Caccia.

Grande soddisfazione da parte di Fabio Corigliano, presidente della Cooperativa Zarapoti: “Abbiamo ricevuto molti consensi per la mission che ci siamo prefissati con il Valentino Beach Club e ancora, per la nuova stagione, stiamo ricevendo tante richieste e info, anche da fuori Italia. Siamo felici di aprire la struttura ai progetti significativi, come questo del “Porto della Memoria”. Speriamo di sviluppare sempre più questa proficua sinergia con il territorio”.

Non è voluto mancare il sindaco Sergio Abramo: “Teniamo molto a questa struttura che – ha affermato - ha dato un valore aggiunto al nostro territorio. Dobbiamo lavorare in questa direzione, considerando che i prossimi fondi europei saranno tutti rivolti al sociale e bisognerà proporre una progettualità mirata in tal senso. Grazie anche all'impegno dell'assessore Filppo Mancuso, nelle prossime settimane stanzieremo una somma per sistemare questa parte di Giovino e, in particolare, il manto stradale, l'impianto di fognatura e l'illuminazione, in modo da regalare alla città un ulteriore prolungamento del lungomare”.