A Not(t)e d’Autore, a Catanzaro il concerto di Capodacqua
Non è facile inquadrare un artista come Paolo Capodacqua che domani sera, venerdì 10 marzo, all’Oratorio del Carmine, calcherà la scena di No(t)te d’Autore, la rassegna organizzata dall’associazione Arangara con il sostegno della Regione Calabria e la direzione artistica di Marcello Barillà e Gianfranco Riccelli.
Capodacqua, infatti, si definisce un autore “dietro le quinte”, un po’ per carattere e un po’ perché molte delle sue canzoni sono rimaste nascoste nel cassetto e raramente ne sono uscite, magari solo per andarsi a rintanare tra i solchi di qualche disco in vinile semiclandestino o nelle rare apparizioni cantautorali su palchi di nicchia.
Altre sue canzoni sono state composte per trasmissioni televisive e radiofoniche della Rai o per spettacoli teatrali, affidate alle voci degli attori in scena.
Un autore dietro le quinte, dunque, ostinatamente discreto e riservato anche quando arrivano i riconoscimenti: Premio Storica e Nuova Canzone d’Autore di Ferrara, Sigillo della Città di Abano, Premio Lesina; anche quando firma brani insieme a Claudio Lolli o a David Riondino; anche quando le sue canzoni per bambini diventano oggetto di studio per tesi universitarie o vengono pubblicate su testi scolastici; anche quando si parla di lui come uno dei chitarristi più originali, o quando viene riconosciuto unanimemente come uno degli autori più importanti di canzoni per l’infanzia.
A Catanzaro, Capodacqua porterà i suoi brani e le sue traduzioni di Georges Brassens, restando questa volta non dietro le quinte ma al centro della scena, affidando le canzoni alla sua stessa voce, alla sua chitarra e all’estro del polistrumentista Giuseppe Morgante.
Ad aprire il settimo dei dieci appuntamenti di No(t)te d’Autore, sarà invece Daniele Radano, storico bassista del gruppo musicale Arangara, che si esibirà al Carmine nelle vesti - inedite per il grande pubblico - di cantautore; passione, quella dello scrivere e musicare testi, che Radano coltiva da sempre.