Super controlli nella Locride, il bilancio dell’Arma

Reggio Calabria Cronaca

Una massiccia attività di controllo del territorio urbano ed extraurbano del comune di Siderno, è stato eseguito dai carabinieri del Gruppo di Locri, attraverso la Stazione dell’Arma cittadina, quella di Agnana Calabra e con il supporto dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile.

Sotto la lente tutti i settori della vita quotidiana: dall’aggressione ai sodalizi mafiosi, alla criminalità comune, ai controlli nelle zone più degradate della cittadina, ad esercizi pubblici sia per verificare il rispetto della normativa di settore sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla conservazione e commercio di alimenti.

I servizi, che hanno visto l’impiego di numerose pattuglie, hanno permesso di controllare un notevole numero di veicoli in transito lungo le principali arterie d’accesso e di identificare le persone a bordo. Non sono state tralasciate le contrade “Gonia”, “Mirto”, “Pellegrina” e “Vennarello”, dove i militari hanno effettuato dei rastrellamenti e delle accurate ispezioni ai casolari abbandonati, ovili, pozzi ed anfratti naturali, specialmente per prevenire e reprimere i reati attinenti le armi e gli stupefacenti.

L’incessante azione ha reso possibile, nell’anno appena trascorso, di raggiungere risultati ragguardevoli, tra cui alcune importanti operazioni: la “Stazioni a Luci Rosse” – eseguita tra di Siderno, Locri e Bovalino - con l’esecuzione di un provvedimento del Gip nei confronti di quattro persone ritenute responsabili, a vario titolo, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Come si ricorderà gli indagati, in concorso fra loro e con atti brutali, percosse e minacce di morte controllavano le prostitute, prendevano i contatti con i clienti, stabilivano il prezzo delle “prestazioni” sessuali e ne incassavano i guadagni.

Un’altra importante operazione è stata quella denominata “Dandi”, con l’esecuzione di un’ordinanza a carico di un 19enne gravemente indiziato di aver commesso due distinte rapine ai danni della tabaccheria “Pedullà” e del supermercato “Mersì” di Siderno. Fatti che allora avevano creato un vero e proprio clima di tensione e di paura nella cittadinanza locale, particolarmente allarmata dalla sfrontatezza di un rapinatore che per mesi avrebbe terrorizzato le potenziali vittime.

Anche nell’ambito del piano denominato “focus ‘ndrangheta”, i militari hanno eseguito circa 250 servizi di controllo del territorio (tra pattuglie e perlustrazioni); oltre 14 di ordine pubblico (in occasione di manifestazioni varie); controllato circa 750 mezzi e identificato quasi 1500 persone; 12 quelle arrestate e una ventina denunciate per diversi reati; sottoposti a verifica, inoltre, 140 esercizi commerciali ed elevate oltre 40 sanzioni amministrative per violazioni alle norme del Codice della Strada.

Quanto agli ultimi giorni, poi, i Carabinieri di Siderno hanno denunciato un 36enne del posto per atti persecutori che minacciato e molestato una donna procurandole un perdurante e grave stato d’ansia, paura ed un fondato timore per la sua incolumità.

Un 50enne ed una 45enne, entrambi di Ardore, sono stati denunciati per: avrebbero ricevuto a Siderno una macchina agricola del valore di circa seimila euro, acquistata su un noto sito internet di compravendite, consegnando alla vittima - un imprenditore originario della provincia di Avellino - un assegno bancario falso.

Deferimento anche per un 37enne accusato di ricettazione: durante il controllo ad una attività commerciale che opera nel settore “auto” e di proprietà dell’uomo, è stata trovata un’autovettura rubata in provincia di Cosenza.

Infine, un’ultima denuncia è scattata per tre persone della provincia di Siracusa, di età compresa tra i 30 e i 54 anni: avrebbero cenato e pernottato in un hotel di Siderno fuggendo nella notte senza pagare il conto di 200 euro.