Fusione tra Comuni, serve un quadro normativo: forum in Regione
Promosso dalla vicepresidenza della Giunta regionale, il prossimo 4 maggio, si svolgerà, nella sede della Cittadella, un importante forum sugli aspetti economici, giuridici, organizzativi e gestionali connessi ai processi di fusione tra comuni.
L’incontro sarà incentrato sugli strumenti di integrazione organizzativa a disposizione degli enti locali (gestione associata, unioni e fusioni), con particolare attenzione alla fusione, per raccogliere elementi utili ai fini della costruzione di un quadro normativo regionale in grado di accompagnare, in modo ordinato, e stimolare i processi di integrazione.
L’occasione servirà per riflettere sulle potenzialità offerte e sugli aspetti critici da presidiare affinché il percorso di integrazione possa rappresentare un effettivo momento di miglioramento del governo del territorio e dei servizi offerti, nel rispetto delle identità delle comunità e nella prospettiva della loro valorizzazione: “Per tutelare le comunità locali - ha più volte dichiarato il vicepresidente della Giunta Antonio Viscomi - occorre ripensare l’amministrazione locale".
La riflessione vuole offrire ai destinatari elementi utili per valutare il percorso da intraprendere, le esigenze sulle quali porre attenzione per sostenere le procedure amministrative e per rafforzare la capacità istituzionale e le competenze professionali necessarie per supportare adeguatamente i processi di integrazione.
I lavori saranno aperti con i saluti del Presidente della Regione Mario Oliverio e del Prefetto di Catanzaro Luisa Latella. Nel corso della prima parte, vari esperti affronteranno da diversi punti di vista gli strumenti di integrazione organizzativa offerti dall’ordinamento vigente.
Tra essi vi saranno Jorio (dottore di ricerca - Unical), che parlerà degli strumenti previsionali di fattibilità e si soffermerà sugli aspetti giuridico-contabili da presidiare; Marotta (dottore di ricerca – Unical) affronterà il tema della scelta degli ambiti ottimali per l’integrazione e dell’analisi comparata delle norme regionali; Barbagallo (esperto partner di “Sistema Susio”, docente Formez ed esperto di innovazione dei sistemi locali) tratterà degli aspetti organizzativi e manageriali, dei modelli organizzativi e del supporto necessario all’accompagnamento dei processi di fusione. L’Ordinario di Politica Economica all’Unical e fondatore di OpenCalabria, Aiello, concludendo la prima parte della mattinata, si soffermerà sulle motivazioni economiche poste alla base dei processi di integrazione tra i comuni.
Nella seconda parte dell’incontro, verranno presentate alcune interessanti esperienze di successo di fusioni tra enti locali realizzate in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia e saranno analizzate le esperienze in corso sul territorio regionale anche al fine di meglio focalizzare le ragioni istituzionali e socio-economiche che spingono verso la fusione e le criticità che possono in qualche modo incidere sulla sostenibilità del processo, anche in termini di capacità amministrativa.
Infine, nel corso della giornata verrà presentato il risultato dell’analisi comparata delle normative regionali in materia effettuato da un gruppo di lavoro Formez, utile per la elaborazione di un quadro normativo regionale in grado di facilitare e stimolare i processi di integrazione. Anche per queste ragioni è previsto uno specifico spazio di riflessione e discussione con i consiglieri regionali interessati al tema. I lavori saranno conclusi dal Vicepresidente della Giunta Antonio Viscomi.
All’incontro, il cui programma definitivo verrà reso noto nei prossimi giorni, sono invitati a partecipare Amministratori, Segretari generali, Dirigenti e funzionari dei comuni calabresi che hanno già avviato il percorso e dei comuni che stanno valutando i vantaggi e le possibilità offerte da questo strumento.
“Il forum - ha dichiarato Viscomi - rappresenta un passo significativo per sensibilizzare gli Enti rispetto agli obiettivi ed ai vantaggi di una efficace rete inter-istituzionale ed alle modalità operative per la sua costruzione, ma anche per indicare le criticità del percorso che è necessario conoscere ed approfondire per affrontarle adeguatamente, tenendo conto che il fine ultimo di ogni innovazione amministrativa è sempre e solo di assicurare migliori servizi ai cittadini".