Un evento Off chiuderà No(t)e d’autore. Direttori: sarà una sorpresa
Not(t)e d’Autore non lascia ma, anzi, raddoppia con un evento fuori programma previsto per le 20,30 di oggi, venerdì 7 aprile, sempre nella preziosa cornice dell’Oratorio del Carmine.
“Una festa con i soci e per i soci dell’associazione Arangara ma, eccezionalmente, anche per chi socio non è ma ha voglia di ascoltare un supplemento di buona musica, incontrare amici, fare un brindisi insieme con noi e con il pubblico che ci ha accompagnati fin qui”. Spiegano così il senso della serata Marcello Barillà e Gianfranco Riccelli, direttori artistici della rassegna di canzoni d’autore, promossa con il sostegno della Regione Calabria, che ha animato il centro storico cittadino dal 27 gennaio al 31 marzo scorso.
“La voglia di continuare a stare insieme era tanta – aggiungono – così come la voglia di ascoltare musica, maturate entrambe dentro un’esperienza che non ha avuto niente di nostalgico ma che anzi ha dimostrato quanto sia vivo nei cuori della gente un genere musicale, la canzone d’autore, in cui l’Italia ha fatto scuola. Allo stesso modo, Notte d’Autore ha testimoniato, una volta di più, la voglia dei catanzaresi di partecipare, vivere il centro storico cittadino, apprezzarne il patrimonio, visto che i concerti si sono svolti al Carmine, uno dei posti più belli e significativi del capoluogo. Insomma, sono venuti meno molti luoghi comuni che come sempre vivono solo negli occhi di chi non vuol vedere quanto sia ampia e vivace l’offerta culturale, di cui la nostra rassegna è stata solo una parte. È per tutte queste ragioni positive che ci siamo voluti regalare una serata in più, fuori dal cartellone e regalarla a chiunque volesse aggregarsi”.
Ma cosa prevede il programma di del 7 aprile? Barillà e Riccelli non lo dicono. “Sarà una sorpresa – si limitano ad ammiccare. Ci sarà la musica, ovviamente ma scopriremo anche un artista dal talento e dalla storia personale straordinaria; un artista che, ne siamo certi, affascinerà il pubblico con suoni e atmosfere di una tradizione tanto lontana quanto preziosa…”.