Federico Zampaglione a Scolacium per la Ubik

Catanzaro Tempo Libero

Le storie le fanno i personaggi come i tanti, straordinari, che stanno facendo tappa a Catanzaro grazie alla Ubik, ma la vera storia la sta scrivendo Nunzio Belcaro, il libraio che con tanta passione sta tracciando una bella pagina culturale per il territorio. Ma in una location speciale come il Parco Scolacium, c’è stato un evento unico e indimenticabile che ha visto protagonista la Ubik, in collaborazione con la Fondazione Armonie d'Arte. Federico Zampaglione ha presentato al tramonto il suo primo romanzo, realizzato in “jam session” con lo scrittore e sceneggiatore Giacomo Gensini.

“Sono molto emozionato – ha dichiarato il leader dei Tiromancino – di iniziare questo nuovo percorso in questa Terra, viste le mie origini calabresi”. Non una mera presentazione ma un racconto colorato di musica e ricordi. Ad ogni pagina letta e descritta da Gensini, Zampaglione, con chitarra alla mano, ha regalato suggestioni musicali. I due amici, definitisi “una vecchia coppia, dalle liti furibonde e dalle riappacificazioni creative”, in passato hanno collaborato insieme per la sceneggiatura del film horror “Shadow e Tulpa”.

Ora, per loro, una nuova prova con un romanzo sulle emozioni che parla di musica, amicizia e amore. La storia di due musicisti, Lodo, giovane esordiente, e Libero Ferri, un big del pop in declino, entrambi impegnati nella ricerca di sé. Un racconto che doveva essere un film e, invece, si è trasformato in un libro per non avere limiti organizzativi e di budget.

“Il titolo, “Dove tutto è a metà” - hanno spiegato gli autori - si riferisce all’incapacità di questi tempi di capire chi sei e cosa vuoi. Vivi una storia d’amore, ma sei convinto che quella storia non sia adatta a te. Siamo eterni insoddisfatti, sempre alla ricerca di qualcosa”. “Siamo in una società che ci spinge ad assaggiare tutto – ha evidenziato Zampaglione. - Riceviamo tantissimi input, stimoli che ci portano a non vivere pienamente le situazioni. Ogni scelta è una rinuncia. Vogliamo troppo e non ci accontentiamo. Credo che il segreto sia esserci ora, nutrirsi del momento per non sprecare il sentimento. In questo modo saremmo tutti più appagati e ci sveglieremmo al mattino sentendo che stiamo facendo la cosa giusta”.