Sport, Laganà: “Perché la Regione Calabria dà aiuti solo al Coni”?
La parlamentare Maria Grazia Laganà Fortugno (Pd) ha presentato un' interrogazione a risposta scritta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali "per verificare la validita' del criterio scelto come titolo preferenziale per l'assegnazione di aiuti economici del fondo sociale europeo alle imprese, individuando per il benefit derivato le sole associazioni sportive aderenti al Coni, con l'esclusione di ogni altro organismo no-profit. La richiesta - spiega - scaturisce dall'avvenuta conoscenza dei contenuti dell'avviso pubblico riportato su uno dei recenti Bollettini ufficiali della Regione Calabria, sugli aiuti alle imprese calabresi attraverso la concessione di borse lavoro, di incentivi occupazionali sotto forma di integrazione salariale e formazione continua come adattamento alle competenze. Ebbene, al punto 8 dello stesso bando, là dove parla dell'ammissione delle domande ed istruttoria e valutazioni delle proposte progettuali, nel dettaglio - scrive Laganà- viene specificato che, nella fase dell'istruttoria valutativa delle domande si terra' conto, tra l'altro, fino alla concorrenza delle risorse programmate sull'asse occupabilita', prioritariamente, della dichiarazione d'impegno a corrispondere un contributo volontario (fino a mille euro) a favore delle società e/o associazioni sportive dilettantistiche iscritte al CONI. Pur apprezzando la manifesta volonta' della Regione Calabria di diffondere la sana cultura sportiva e lo zelo degli organismi dell'Ente a riconoscere la funzione sociale delle attivita' sportive motorie espressive, sportive, ricreative e inclusive, come testualmente si legge nel bando, ci si chiede - continua - come mai le sole associazioni sportive possano usufruire del contributo predetto, e non anche tutte le altre associazioni no-profit di volontariato, anch'esse, certamente, portatrici sane di valori di solidarietà e lealtà".