Rifondazione: “Governo regionale contro l’agricoltura e gli agricoltori”
“La Regione così non va. E’ questo lo slogan con cui la Coldiretti Calabria ha indetto la mobilitazione per l’8 giugno. La giunta Oliverio ha superato la metà del suo mandato ma non ha neppure affrontato (non osiamo dire risolto) neanche una delle questioni che aveva il compito di aggredire. L’agricoltura, ed insieme ad essa la tutela e la gestione del territorio che sono collegate, sono state tra i terreni dove l’immobilismo dell’amministrazione regionale è stato totale".
A sostenerlo è Pino Scarpelli, Segretario Regionale di Rifondazione Comunista secondo cui si tratterebbe di "un misto di quella disattenzione e di quella incapacità che questa giunta e la sua maggioranza hanno nei confronti di tutte le drammatiche questioni che la nostra regione patisce”.
“Eppure – ribadisce - le sofferenze del settore primario, di chi di agricoltura vive e lavora, dei territori, è tragicamente evidente. Nelle aree rurali, il calo della ricchezza prodotta genera sempre maggiori livelli di povertà e spopolamento, i giovani e le migliori energie lasciano le nostre terre per sfuggire a disoccupazione e miseria, l’abbandono dei terreni genera dissesto ed aumenta il rischio idrogeologico. La sordità di Oliverio, della sua giunta e della sua maggioranza oramai intollerabile”.
“Eppure le risorse ci sono, e tante! I programmi europei, se saputi utilizzare, porterebbero investimenti veri (e non fittizi e clientelari) nel settore, che consentirebbero produzioni di qualità, occupazione, sviluppo sostenibile. La fine della triste e terribile esperienza di questo governo regionale – conclude Scarpelli - è l’unico percorso che può ridare alla Calabria ed ai calabresi una possibilità di speranza e di fiducia nel necessario e radicale cambiamento".