Elenco beni confiscati alla criminalità: il Meetup Cosenza canta vittoria
“Per effetto della nostra istanza, il Comune di Cosenza ha finalmente pubblicato l’elenco dei beni confiscati alla criminalità e trasferiti al suo patrimonio": è l’annuncio degli attivisti del Meetup bruzio, Amici di Beppe Grillo, che però denunciano alcune incongruenze e ammoniscono che se le finalità delle concessioni non fossero conformi alla legge, sussisterebbe a loro dire il rischio di commissariamento o, peggio, della revoca delle concessioni.
"Dai dati pubblicati – spiegano i pentastellati - risultano quattro appartamenti ed una soffitta, tutti all’interno del Palazzo Vigna, sito in via Popilia. Sorprendono alcune discrepanze sui valori della consistenza, pari a 611 mq complessivi secondo il Comune, molto inferiori rispetto ai dati catastali e dell’Agenzia del Demanio che descrivono una consistenza complessiva di oltre 800 metri quadri”.
“Il D.lgs 159/2011, istitutivo del Codice Antimafia e delle misure di prevenzione parla chiaro – continuano gli attivisti del Meetup Cosenza - dispone che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, possono essere trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del Comune ove l'immobile è sito. L’elenco degli immobili trasferiti deve essere pubblico e in maniera permanente, deve contenere i dati concernenti la consistenza, la destinazione, l'utilizzazione nonché, in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario e gli estremi, l'oggetto e la durata dell'atto di concessione”.
Questo era l’oggetto della loro richiesta, protocollata il 10 maggio scorso, in seguito alla quale i Meetup vennero contattati dagli uffici comunali e, il 22 giugno successivo, una piccola delegazione di attivista si era poi recata proprio in Comune per interloquire direttamente in merito all’istanza.
“Il Comune – continuano gli attivisti - ha constatato la legittimità della nostra richiesta ovvero, letta al contrario, il mancato rispetto della normativa da parte del Comune, tanto che gli uffici assicurarono di essersi attivati per mettersi in regola rispetto al dettato normativo. Cosicché, dal 26 luglio, l’elenco è disponibile a tutti sul sito del Comune”.
Da un lato gli Amici di Beppe Girllo si dicono soddisfatti per il risultato raggiunto, ma dall’altro affermano di nutrire perplessità e preoccupazione “per la mancanza di dati importantissimi, in particolare l’oggetto, ovvero la finalità della concessione, posto che la legge istitutiva del Codice delle leggi antimafia, prevede che gli immobili siano trasferiti per finalità istituzionali o sociali, diversamente, in alcuni casi, si rischia la revoca del trasferimento ovvero la nomina di un commissario con poteri sostitutivi”.
“Vaghi e incompleti, inoltre, sono i dati in relativi alla scadenza del contratto”, conclude il Meetup che pertanto esorta pubblicamente il Comune a completare al più presto i dati forniti, “nel solco della trasparenza e legalità”, affermano.