Provincia Cosenza, Diana (Rif. Com.) su emergenza ambientale
La grave situazione determinatasi in Provincia di Cosenza nella gestione del ciclo dei rifiuti, ma più in generale nell’intera Regione, rischia di divenire, se non si adottano politiche adeguate, una ulteriore minaccia per l’ambiente e la salute di tutti gli abitanti del nostro territorio. Come è noto, l’ennesima “crisi ambientale” verificatosi nella fascia jonica cosentina è frutto di una politica che ha esautorato gli enti locali dalla gestione del loro territorio. Numerosi Comuni sono costretti a pagare inefficienze e inadeguatezze non loro ma scelte in altre sedi istituzionali, in altre parole dalla gestione commissariale che vige oramai da un decennio nella nostra Regione. Noi lo stiamo sostenendo da qualche tempo che è giunto il momento di chiudere definitivamente la fase commissariale, che va ripristinata la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti e che di conseguenza siano affidate alle Province e ai Comuni le competenze in materia del ciclo dei rifiuti. Siamo sempre più convinti che l’unica strada da perseguire per voltare definitivamente pagina sia quella di perseguire il cosiddetto principio del “decreto Ronchi”, che prevede l’autosufficienza dello smaltimento di rifiuti solidi urbani in “Ambiti Territoriali Ottimali”, al fine di evitare lo smaltimento dei rifiuti lontano dai luoghi di produzione. Per tale ragione, facciamo appello alle forze politiche calabresi di invertire la rotta e seguire le indicazioni che provengono anche dal mondo associativo e soprattutto dalle popolazioni che ancora una volta, purtroppo, pagano in termini economici e ambientali le conseguenze di questa politica scellerata. Come forza politica e gruppo consiliare, intendiamo proseguire e far sentire la nostra voce attraverso il convinto sostegno politico alle azioni che abbiano l’obiettivo di stabilire un consenso diffuso e informato della popolazione, delle istituzioni locali, delle associazioni ambientaliste nelle scelte di politica ambientale e nella gestione del proprio territorio. In questo quadro è necessario ottenere, innanzitutto, una moratoria nella costruzione di grandi impianti e di discariche il cui obiettivo è quello di fare a meno di impianti a rischio (vale anche per quello di rifiuti speciali e pericolosi paventato a Castrovillari nel distretto agroalimentare), di minimizzare volumi e rischi ambientali delle discariche, di risparmiare sull’uso del territorio e di perseguire, in sintonia con le stesse direttive della Comunità Europea e della legislazione vigente, politiche capaci di ampliare al massimo le quote di riduzione della produzione di rifiuti, della raccolta differenziata e il riciclaggio in direzione di una economia “a rifiuto zero”. Siamo ulteriormente convinti che l’Ente Provincia di Cosenza, cha da qualche tempo ha predisposto un documento preliminare d’impostazione strategica per il sistema integrato di gestione dei RU, potrà dare un valido contributo alla risoluzione del problema sperando, altresì, che venga superata definitivamente la gestione commissariale che, come è noto, in Calabria ancora esercita i poteri in materia di rifiuti e soprattutto venga realmente sostenuta la politica della raccolta differenziata spinta porta a porta.