Regione Calabria su precari in servizio presso le aziende provinciali e ospedaliere
In merito alla problematica dei precari della sanità, la Presidenza della Giunta Regionale precisa quanto segue.
“Le problematiche del personale precario in servizio presso le Aziende Provinciali e le Aziende Ospedaliere del servizio sanitario regionale calabrese, come dimostrano alcuni articoli apparsi recentemente sui quotidiani locali, sembrano essere diventate il nuovo cavallo di battaglia dell’opposizione. Evidentemente l’attuale minoranza dimentica di avere governato per i precedenti cinque anni, in cui era già ben evidente il fenomeno, oppure, ove ne fosse consapevole era impegnata in compiti più importanti di ciò che oggi, che non amministra più la Regione, fa assurgere a problema fondamentale. Pur se questo modo di interpretare la politica e cioè promettere oggi, che si è all’opposizione, ciò che ieri, governando la Regione, non si è stati capaci di realizzare non meriterebbe alcuna attenzione, riteniamo che tutti i soggetti di qualunque ruolo e profilo e qualifica operanti nel nostro servizio sanitario regionale meritino, dalla buona politica, comportamenti meno demagogici e più fattivi. Il Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro Giuseppe Scopelliti, con i sub-Commissari Pezzi e Navarria e con la struttura tecnica della Regione, ha affrontato questa problematica fin dal primo momento del commissariamento. E’ ben noto che il blocco del turn-over, comportato automaticamente dal commissariamento dovuto – è bene ricordare – alle gravi inadempienze della precedente amministrazione, ha complicato fortemente la situazione già delicata dei precari della sanità. Tuttavia è impensabile che non vengano garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), aspetto che il Governatore Scopelliti ha sempre ribadito; ciò che comunemente viene definito “piano di rientro” in realtà è “il piano di razionalizzazione e riqualificazione del servizio sanitario regionale della regione Calabria” e, pertanto, è illogico che un simile obiettivo possa comportare l’abbassamento dei LEA. La struttura commissariale, di concerto con il Dipartimento Tutela della salute, si è già confrontata con i Commissari delle Aziende Sanitarie effettuando una ricognizione ed un monitoraggio dei contratti in scadenza anche in rapporto al piano di riconversione già formalizzato. Da questa attività, che si concluderà nella prossima settimana, verranno sottoposte al Commissario le necessità professionali per il mantenimento dei LEA. Nell'attuale contesto regionale, il problema dei precari della sanità è certamente una criticità del sistema calabrese, aggravata anche delle scelte della precedente Giunta Regionale, che ha autorizzato nuove assunzioni in luogo della stabilizzazione dei lavoratori che già operavano nelle varie Aziende.”