L’Appello dei geologi candidati all’Ordine: “maggiori opportunità per gli iscritti”
In vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio dell’Ordine regionale dei Geologi Calabresi, che si svolgeranno, in prima convocazione, il 28 ed il 29 settembre, i candidati della lista Geologi in Ordine inoltrano un appello a tutti gli iscritti.
"Chiediamo un voto consapevole e scevro da condizionamenti. La rivincita della professione del Geologo in Calabria nasce da scelte libere, che possano imprimere un nuovo corso al Consiglio del nostro Ordine".
Il gruppo capitanato da Beniamino Tenuta vede al suo interno tanti geologi affermati ma anche giovani professionisti: Beniamino Capicotto, Giuseppe Cufari, Leonardo Filippelli, Salvatore Larosa, Marco Le Pera, Domenica Liporace, Giuseppe Melchionda, Alessandra Pezzo, Giuseppe Pirillo, Marco Scarpelli.
"Rendere trasparente la gestione dell’ente e promuovere una gestione condivisa delle scelte che si andranno ad effettuare per riportare il Geologo al centro del dibattito istituzionale al fine di ridare
importanza alla sua figura professionale", questo l’obiettivo principale che anima i candidati.
Il loro programma si basa su tre punti fondamentali: più servizi per gli iscritti, promozione della figura professionale, creazione di maggiori opportunità per il geologo. Un mix di proposte che guardano all'interno dell’Ordine ma anche e soprattutto all'esterno, attraverso il rafforzamento dei rapporti con le Università, la Regione Calabria, le Province e gli enti comunali, con l’Autorità di Bacino, con il mondo della Protezione Civile regionale e con l’Associazione Europea dei Geologi.
"Siamo convinti – concludono i candidati – che si debba recuperare il tempo perso in questi ultimi anni di gestione dell’Ordine. Un passo alla volta cercheremo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi e che abbiamo proposto agli iscritti. Vogliamo creare una partecipazione attiva che supporteremo col coinvolgimento fattivo dei geologi calabresi al fine di creare un gruppo sempre più unito capace di far sentire la nostra voce e farci ascoltare da chi ha il potere e il dovere di risolvere i problemi del
territorio calabrese".