Sei mesi di teatro per i giovani, tra spettacoli, laboratori e progetti speciali
Tredicimila studenti, tremila famiglie. Queste le presenze conquistate da GenerAzioni Giovani, il progetto di educazione teatrale che il Centro RAT/Teatro dell'Acquario realizza in città da tanti anni, prima nella struttura di via Galluppi, poi – cominciata la collaborazione con l'Amministrazione comunale - nel restaurato teatro Morelli. “Ormai parliamo di un bene comune, di un lavoro che è nostro ma soprattutto è della città”. Così Antonello Antonante, fondatore del Centro Rat, alla presentazione della nuova stagione di GenerAzioni Giovani, la diciannovesima, che, dal 22 ottobre fino ad aprile, ripropone il suo format di successo: “Scuole a teatro” e “Famiglie a Teatro”, coordinati da Maria Francesca Longo, che accoglie le migliori compagnie di teatro giovani di tutto il territorio nazionale. Si innestano i “Progetti Speciali” e i laboratori di “Scopriamo il Teatro”, curati da Dora Ricca.
“Il teatro deve incuriosire le giovani generazioni” - è il messaggio di Antonante, tra un aneddoto e l'altro sulle tante emozioni regalate negli anni dai bambini che, puntualmente, dicono la loro nei dibattiti che seguono gli spettacoli. “Potremmo anche dire che il Teatro fa scuola - commenta l'assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino. Il Teatro dà modo di guardare alla cultura in maniera aperta e la scuola cosentina, che è molto dinamica, coglie al volo la proposta di teatro”.
Quattordici spettacoli per le scuole di ogni ordine e grado del territorio, undici per le famiglie (domenica alle ore 18), quattro progetti speciali, dedicati, rispettivamente, alla Shoah (con due spettacoli), a Pirandello, al bullismo e alla pakistana Malala, la donna più giovane della storia ad aver ricevuto il Nobel per la pace. “E' un'esperienza irrinunciabile quella del Centro RAT, con il quale fare rete per valorizzarla e diffonderne l'eco in tutta la regione, tanto più nei piccoli centri di provincia” - afferma il vicesindaco Jole Santelli, ora titolare anche della delega alla cultura. “Cultura e teatro, strumenti che educano l'anima, devono costruire il tessuto che tiene insieme la città. Tutto ciò che è esperienza comune e socialità va protetto e coltivato, tanto più per i giovani che, assorbiti dal virtuale, spesso perdono il contatto con il reale”.
'Il Teatro è un diritto e un dovere per tutti. La città ha bisogno del Teatro. Il Teatro ha bisogno dei cittadini', sosteneva Paolo Grassi. GenerAzioni Giovani è riuscito in questa fusione, progetto inclusivo che accoglie nella scuola di teatro chi esprime un disagio, mentre per gli spettacoli ufficializza anche quest'anno la gratuità dell'ingresso per i piccoli ospiti delle Case Famiglia e, per quanti, anche su discreta segnalazione delle scuole, non possono permettersi il la spesa del biglietto o la partecipazione alla scuola di teatro che quest'anno ha triplicato le sue classi.