Concorso Avis Catanzaro, consegnati tre primi classificati e sette premi speciali
Per l’Avis provinciale quella appena trascorsa è stata un’estate rovente. Tra mostre (la più importante è stata organizzata dalla sezione comunale di Catanzaro, presieduta da Rocco Quattrocchi, nelle gallerie del San Giovanni in occasione della festa del santo patrono), proiezione di video (il video “All’improvviso”, realizzato dalla sezione della Presila con la collaborazione del gruppo “Music in Soul”, ha registrato enormi consensi in tutta Italia, ed è stato accolto all’assemblea nazionale a Milano con applausi e tanta commozione) e campagne promozionali (tra queste la partecipazione alla “Summer Arena” di Soverato, con uno spazio apposito, per promuovere la donazione del sangue durante i concerti), l’intera compagine, guidata dal presidente provinciale Franco Parrottino, ha fatto della comunicazione un baluardo nella complessa attività di programmazione. Ma il fiore all’occhiello è stato il concorso “Avis viene da dentro…The music of heart”, destinato a giovani fino ai trenta anni di età, per il quale è stata appositamente costituita una giuria chiamata a selezionare, tra centinaia, i tre migliori lavori aventi ad oggetto il dono del sangue legato alla musica.
Alla cerimonia di premiazione, moderata dalla giornalista Rossella Galati e avvenuta in Prefettura alla presenza, tra gli altri, del prefetto Luisa Latella, del consigliere regionale Arturo Bova, del consigliere nazionale Avis Mimmo Nisticò, del presidente regionale Avis Rocco Chiriano, della presidente dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Luciana Loprete, del noto cabarettista Enzo Colacino (che ha prestato il proprio volto alla promozione del concorso) e di Stefano Morena, direttore del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro che è tra i partner principali delle campagne di comunicazione dell’Avis, sono stati consegnati sette premi speciali (a Clio Ludovica Canino, Claudia Fortino, Christian Fiorino, Alessia Scalese, Valentina Gulia, Francesco Parrottino e Francesca Landolfi) e tre luccicanti coppe, corredate da importanti premi, ai primi tre classificati (Francesco Liborio, Carmen Lobello e Rossella Scalise) che sono riusciti ad emozionare i giurati.
Ma il compito è stato arduo: molte delle immagini erano poetiche, addirittura commoventi nel toccare le corde del cuore legate all’atto del donare. La donazione del sangue, come ha sintetizzato alla fine il prefetto Latella, è un atto educativo, che scuote la comunità per la sua straordinarietà. Ed è, come ha anche specificato il direttore Morena, la testimonianza di una cittadinanza attiva che è quanto di buono c’è nella nostra vituperata regione, tra le poche ad avere raggiunto l’autosufficienza in termini di sacche di sangue. Specie se si pensa che chi dona lo fa gratuitamente, e senza sapere a chi il proprio sangue verrà donato.