Bimba di 8 anni annega in piscina a Rende, forse un malore
Doveva essere probabilmente una giornata di divertimento, per giocare e prendere sollievo dal caldo torrido. Una giornata, forse, come tante altre già trascorse in precedenza ma che oggi si è trasformata purtroppo in tragedia per una bambina di appena otto anni, morta annegata nella piscina del Parco Acquatico Santa Chiara di Rende, a Cosenza.
Inutili gli immediati soccorsi dei sanitari del Suem 118, per la piccola - di origine romena, S.V.S. le sue iniziali - sfortunatamente non c’è stato nulla da fare.
Il tentativo di salvarla
Secondo le prime informazioni potrebbe aver avuto un malore proprio mentre giocava in acqua. Portata fuori dalla piscina un soccorritore ha cercato di rianimarla insieme ad una infermiera libera dal servizio, tentativi che non sono però bastati a salvarla.
Sull’accaduto hanno già avviato le indagini i carabinieri della Compagnia cittadina - diretti personalmente dal procuratore capo Vincenzo Capomolla e seguiti dal pm di turno Antonio Bruno Tridico - e a cui spetta il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Presente il medico legale Silvio Berardo Cavalcanti.
Sequestrata la struttura
La Procura, intanto, ha già aperto un fascicolo d’indagine e nelle prossime ore dovrebbe conferire l’incarico per l’esame autoptico sul corpicino della piccola (che ad ottobre, tra l’altro, avrebbe compito 9 anni) che dovrà fare chiarezza sulle cause esatte del decesso. Sequestrato anche Parco Acquatico: una misura necessaria per consentire eventuali altri sopralluoghi ed accertamenti utili a ricostruire la vicenda.
I carabinieri starebbero anche eseguendo dei controlli per verifiche se nella struttura fosse disponibile un defibrillatore e nel caso sul motivo per cui non sarebbe stato utilizzato.
Nelle prossime ora saranno sentiti anche alcuni dei presenti nell’impianto al momento del fatto: dai loro racconti gli inquirenti potrebbero ottenere elementi utili per ricostruire i momenti prima e dopo la tragedia.
(in aggiornamento)