Giorgio Falco si racconta al Marca con il romanzo “Ipotesi di una sconfitta”

Catanzaro Tempo Libero

Cosa fare dinanzi l’inerzia di una promozione culturale passiva che ne appiattisce la proposta? Occorre sviluppare “Anticorpi intellettuali” a difesa del pensiero. L’iniziativa, promossa dalla Ubik di Catanzaro, segna l’urgenza di sottolineare e mettere in valore la letteratura con “l” maiuscola, quando la si incontra.

Dopo Giuseppe Lupo e“Gli anni del nostro incanto”, domani, protagonista del secondo appuntamento che si terrà alle 18 al museo Marca, sarà Giorgio Falco con “Ipotesi di una sconfitta”.

Un romanzo autobiografico capace di tenere insieme, con straordinaria tensione narrativa, la radice esistenziale e l'indagine antropologica e sociale.

Figlio di un autista dell'Atm, l'Azienda di Trasporti pubblici Milanesi, che si alzava alle tre e mezza di mattina per poter arrotondare, nel pomeriggio, lo stipendio dando lezioni di guida, l'autore racconta il suo dentro e fuori dal mondo del lavoro, durato più di vent'anni.

Il fallimento nella conquista del posto fisso si traduce nella storia di un lento apprendistato per diventare scrittore e, più in generale, coincide con il passaggio generazionale da un'identità fondata sul lavoro a una fondata sulla precarietà.

Un incontro da non perdere per conoscere uno degli scrittori più interessanti del nostro tempo e capire come possa vivere un uomo incapace di adattarsi alla vita.