Libri: presentato a Perugia “Il dono di Prometeo” del filosofo calabrese Iiritano
Presentato ieri a Perugia ‘Il dono di Prometeo’, il libro di Massimo Iiritano, filosofo calabrese e vicepresidente dell’associazione nazionale ‘Amica Sofia’. L’incontro è stato introdotto e moderato da Livio Rossetti, docente dell’Università di Perugia e membro della stessa associazione. Con l’autore, hanno dialogato Aurelizio Rizzacasa e Flavia Marcacci, docenti rispettivamente dell’Università di Perugia e dell’Università Lateranense di Roma.
La presentazione è diventata una riflessione collettiva sui temi affrontati nel libro, tra gli altri, la finitezza, il tragico e la libertà, nel tentativo e nella curiosità “di varcare con Prometeo le soglie dell’impossibile”, racconta Massimo Iiritano che, tra l’altro, insegna all’Itg Petrucci di Catanzaro, dove ha avviato, con la dirigente Maria Murone, un nuovo percorso sperimentale di filosofia negli istituti tecnici.
Il filosofo catanzarese ha partecipato anche all’altra iniziativa perugina dell’associazione Amica Sofia, un convegno di filosofia con i bambini dedicato ai ritmi lenti che ci fanno pensare e ascoltare, in un tempo caratterizzato, invece, dalla velocità.
“Perdere tempo è guadagnare tempo. Elogio della lentezza al tempo dei clic” è il tema comune sul quale sono intervenuti in relatori provenienti da tutta Italia. In parallelo, i bambini e i ragazzi hanno avuto la possibilità di partecipare ai laboratori di filosofia, lettura, problem solving, teatro, fumetto in lingua straniera.
L’iniziativa, organizzata da Luciana di Nunzio, psico-sociologa, ha aperto il decennale dell’associazione Amica Sofia che promuove la filosofia con i bambini e i ragazzi e la pratica dialogica nella società, attraverso laboratori, scuole di formazione, eventi culturali e l’omonima rivista.
«Darsi tempo e rispettare i tempi di ascolto e rielaborazione dei messaggi da parte dell’interlocutore è, una delle regole fondamentali per dar vita ad un pensiero dialogico a valenza filosofica», fa notare la presidente dell’associazione, Mirella Napodano.