Riparte da Mongrassano il tour della christian rock band Kantiere Kairòs
Dopo “Il soffio-tour”, arriva “Il seme-tour”. Domenica 18 febbraio ripartono da Mongrassano (Cosenza) i concerti della christian rock band Kantiere Kairòs, che presenterà il suo secondo disco ricordando Cristian, un ragazzo prematuramente scomparso, proprio nel giorno del suo compleanno terreno. Appuntamento alle ore 20,30 al Centro polivalente in Contrada Cataldo, 259. Il ricavato della serata verrà devoluto interamente in beneficenza, a sostegno di un bambino in difficoltà.
“Un’altra occasione per stare insieme, per unire i nostri cuori in Lui, perché “dove due o tre sono riuniti nel Suo Nome”, anticipa la band formata da 5 musicisti cosentini, che si era già esibita il 13 maggio dello scorso anno a Mongrassano, presso la chiesa dell’Immacolata. Il concerto concluderà un pomeriggio che prenderà il via alle 15,30 con un torneo di calcetto organizzato con lo Sporting Mongrassano; alle 17,30 la Messa in suffragio di Cristian e alle 19,30 la cena condivisa. Il “Memorial… Buon compleanno Cristian” è promosso dall’associazione “Noi con voi Mongrassano” (nata dal 2003 e animata dallo stesso Cristian), in collaborazione con la parrocchia Santa Caterina vergine e martire.
Fra i 14 brani del nuovo disco – presentato in anteprima nazionale il 28 dicembre scorso al Teatro di tradizione “Alfonso Rendano” di Cosenza – “Un passo oltre”, inno della 37a Marcia francescana conclusasi il 2 agosto 2017 ad Assisi, mentre “Basta farlo” è stato l’inno della Giornata dei giovani promossa dall’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano nell’estate del 2016. “Rossomare”, invece, è un’invocazione alla pace universale; “Dove respiro”, parabola del Padre misericordioso in chiave rock, cita le 3 “parole-chiave per la convivenza “permesso, grazie, scusa” più volte richiamate da papa Francesco. A Chiara Corbella Petrillo e alla sua esistenza fatta di sale e luce è ispirato il brano “Siamo nati”.
Ancora, “Natuzza” riassume la vita della conterranea di Paravati; “Qui” descrive l’esperienza del lutto vissuta nella fede; “I soliti errori” invita a ricominciare ogni giorno grazie al perdono del Padre; “Non basta morire” vuole esprimere il grido di Gesù che continua a offrirsi con amore infinite volte per salvarci; “Lazzaro 2.0” è un’esplosione di ritmo puro e gioia per la risurrezione, mentre “La lista” riecheggia la parabola degli invitati alle nozze ribadendo che Cristo non viene per i giusti né per i sani, ma invita i feriti dalla vita e i peccatori alla sua festa. “Lodeterna” è un canto di adorazione, “Il seme” si apre all’infinito.