Crotone. Affetta da un morbo raro: Maria incassa l’aiuto di Azione Identitaria
Azione Identitaria Calabria fa propria la causa della signora Maria Itria, una donna crotonese affetta da un morbo raro e lasciata sola e disperata al suo destino, di cui ci siamo occupati in un nostro articolo (LEGGI).
“Questo non è un caso di mala-sanità ma – denuncia Paola Turtoro, portavoce regionale di AI Calabria - di assenza della sanità quel diritto contemplato nella Costituzione Italiana tanto difesa da troppi opportunisti che ne usano le interpretazioni ad personam e che poi calpestano il diritto fondamentale alla salute".
Maria, prosegue Turtoro, è "una guerriera che nonostante le porte sbattute letteralmente in faccia e nonostante le enormi difficoltà fisiche e la sua, a dir poco, cagionevole salute continua a lottare per far sì che il diritto alla salute ed il rispetto della dignità del malato non venga mortificato da incompetenti carrieristi prezzolati”.
La cartella clinica della dona, ricorda ancora la portavoce, “è sconvolgente ma la sua determinazione e la sua sete di giustizia è piu’ forte delle patologie che la affliggono. Da 4 anni … combatte la sua guerra in assoluta solitudine e sicuramente non la considera vinta dopo la circostanziale ed ipocrita disponibilità espressa dallo stesso Dr. Sergio Arena (direttore generale dell’Asp di Crotone, ndr) che si è sentito in dovere di obiettare all’appello del prof. Bava (il nostro giornalista a cui Arena ha manifestato la volontà di intervenire sulla vicenda, ndr) intervenuto dopo aver conosciuto la situazione di Maria”.
“Dimentica, probabilmente, il Dr. Arena ed i tanti medici dell’ospedale di Crotone – aggiunge Turtoro - le continue e sacrosante insistenze di Maria affinchè le venissero somministrati o forniti i farmaci necessari per la sua sopravvivenza?
Farmaci che il nostro sistema sanitario ha posto come non mutuabili o parzialmente rimborsabili ed il cui costo mensile riesce a malapena ad essere coperto dalla pensione di reversibilità che Maria percepisce (628 euro), perché Maria per l’INPS è un soggetto “agiato” che non ha diritto né all’esenzione per invalidità né ad altro”.
Per la portavoce di Azione Identitaria, dunque, sarebbe “vergognoso che un malato non possa accedere né ad esami diagnostici, né a visite specialistiche e né alle cure, per mancanza di soldi ed è esecrabile e disumana la superbia riscontrata tra troppi medici ospedalieri crotonesi e nello stesso sindaco Ugo Pugliese (al quale più volte si è rivolta) nel trattare con sufficienza e menefreghismo il caso della signora Itria Maria”.